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ANAS e mezzi pesanti: perplessitą sui dati riportati

Lettere al giornale

18/07/2024

Caro Direttore di VOCI DI CORTINA,

ho letto il comunicato ANAS sul traffico dei mezzi pesanti sulla SS 51 di Alemagna e i dati ivi riportati mi rendono assai perplessa. Sono ancora più perplessa riguardo le conclusioni che se ne vogliono trarre. (Leggi qui il comunicato)

Anas dice che i mezzi pesanti rilevati a Valle di Cadore nel 2023 con massa superiore a 7,5 tonnellate sono 321 ( parliamo di una media, TGMA - Traffico Giornaliero Medio Annuo, e il dato in realtà si riferisce a 294 giorni e non 365).  Di questi secondo ANAS “quelli "di attraversamento" con rilievo statistico sarebbero meno di 30”  (si noti l'uso del condizionale).  Questa affermazione statistica non coincide affatto con la percezione e le osservazioni di noi valligiani: su che cosa si basa esattamente?

Dal sito di Anas si apprende che i sensori facenti parte del sistema di rilevazione PANAMA (Piattaforma Anas per il Monitoraggio e l'Analisi),  trasmettono solo dati numerici, non fanno analisi qualitative, non sono cioè in grado di dirci quanto traffico pesante sia di puro attraversamento e tanto meno quanti siano i camion che effettuano trasporto internazionale. Il massimo che possono fare credo sia un rilievo basato sulle sagome. Per avere dati precisi servono rilievi “ a vista” (confortati da interviste). Tra l'altro non ci si può basare nemmeno sulle targhe poiché molti camion con targa italiana fanno questo tipo di servizio. Quindi chiedo ad ANAS (al quale invio questa lettera) se un rilievo di tale fatta è stato eseguito e in caso positivo sarebbe opportuno che venisse pubblicato interamente sul sito internet di ANAS.

Ma il punto è un altro. Per valutare l'impatto del traffico pesante di puro transito non ci si può basare solo sul dato numerico. Infatti quelli che comunemente chiamiamo TIR  sono per la totalità camion a quattro o cinque assi, autotreni e autoarticolati con una portata che supera le 40 tonnellate. Quindi più del doppio dei “normali” camion a due assi. Ed è quindi evidente che  l'impatto sull'ambiente, sulla qualità di vita dei residenti, sul turismo  - per non parlare dell'usura delle strade - di questi “bestioni” è assai maggiore ed è proporzionale al loro ingombro e al loro peso.

Non è vero che “l’ipotesi di restrizioni mirate al traffico di attraversamento, oltre a essere di difficile attuazione, non porterebbero i benefici attesi in termini di fluidità del traffico”.  Nel 2018, in occasione di lavori sulla SS 51 in vista del  mondiali di Sci 2021 l'ANAS adottò due successive ordinanze restrittive che istituirono il divieto di transito su SS51 e 52 ai mezzi pesanti con massa superiore a 7,5 tonnellate ad esclusione dei mezzi con origine o destinazione nella provincie di Belluno, Treviso, Vicenza, Trento, Bolzano, Udine e Pordenone. I provvedimenti ebbero una loro efficacia anche se limitata a causa della mancata informazione, carente cartellonistica, esiguità e non applicazione delle sanzioni. Non c'è dubbio che analoghe ordinanze, migliorate con l'esperienza fatta, avrebbero dovuto essere adottate a motivo dei lavori in corso per le Olimpiadi. Invece nulla. Quindi è più che doveroso che le amministrazioni comunali,  tutte insieme e con decisione , le richiedano.

Sottolineo che nemmeno la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) sull'organizzazione dei giochi, in corso di approvazione, prevede qualcosa al riguardo: si vuole proprio correre il rischio che l' Alemagna resti bloccata dal solito TIR senza catene?

Cordialmente,

Patrizia Perucon