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«Senza vergogna»

Redazione

26/04/2023

Gentile Dottoressa Mundici

Ho letto con attenzione e partecipazione la sua lettera il cui contenuto condivido integralmente (leggi qui la lettera).

Peraltro questi signori “senza vergogna”, come correttamente ella ha sottolineato ed ai quali interessano esclusivamente “turisti che hanno i soldi e che spendono denari sonanti a Cortina”, ignorano sia le lezioni del passato più o meno recente sia le domande specifiche che vengono loro rivolte ritenendole evidentemente ....indiscrete.

Non sfugga alla gentile interlocutrice che si sta infatti riparlando del folle progetto di riattivare la aviosuperficie di Fiames che si è mostrata una vera tomba a cielo aperto come ho avuto modo di sottolineare in una mia precedente lettera. Basti ricordare che i suoi modesti 1100 metri ca. di lunghezza utile hanno causato, nell’arco di soli dodici anni di effettivo esercizio, - direttamente o indirettamente -  ben 12 morti tra i quali purtroppo lo stesso Cesare Rosà che veniva, si badi bene, dalla aviazione militare quindi con quella esperienza.

Nessuno degli interpellati poi ha dato esauriente risposta (neanche in sede di replica) ad una mia precisa contestazione.

Questa fila interminabile di libellule a reazione volteggianti - secondo le fantasie dei fautori del ripristino di quel letale budello di Fiames - per forza di cose  in fase di arrivi e partenze sull’intero abitato di Cortina, scaricherebbe una massa notevole di gas inquinanti – tra i quali il perfido CO2 -  e di rumori assordanti  e ciò  non solo in danno dei “pensionati comodamente assisi in terrazzo a prendere il sole” come con dubbio buon gusto si è da qualche parte affermato, ma di tutti i cortinesi, siano essi pensionati od ancora attivi.

Vivo Cortina da oltre sessantanni da simil residente abitandone la parte (a mio avviso) più affascinante costituita dalla frazione di Alverà.

Ho assistito al ...fervente utilizzo in tutti questi anni del trampolino di Zuel e della pista di bob da stuoli di atleti e di turisti  che ne hanno fatto tanto uso che le stesse strutture sono -  da appena dopo le Olimpiadi del ’56 - nelle condizioni che tutti possono ammirare.

Vorremmo poi far presente che uno dei periodi più floridi per frequenza turistica di tutti i livelli, e per le ville che sorgevano fu quello che comprendeva il fermo della aviosuperficie: per intenderci gli anni Ottanta.

Auspichiamo quindi che tutti i ”Tamino”  di Cortina e dintorni, sconsiderati fautori di opere inutili quanto dannose - a somiglianza di quest’ultimo e pur senza l’apporto del magico flauto mozartiano che non capirebbero - riscoprano finalmente la saggezza e la smettano di proporre improbabili soluzioni.

Cordialmente

Avv. BdC