Spettabile Voci di Cortina, essendo stati chiamati in causa in una comunicazione di qualche giorno fa, pur non desiderando entrare nelle giuste domande che si pone la vostra lettrice, vorremmo porre alla attenzione della cittadinanza alcuni necessari chiarimenti e correzioni in risposta alla lettera inviatavi.
(Qui la lettera cui il comunicato fa riferimento)
Punto 7: Dove il villaggio.
a) Chiarimento; il terreno su cui il Comune vorrebbe realizzare il villaggio olimpico è stato concesso dagli allora proprietari con la riconciliazione tra A.S.C.O.B.A. (oggi Regole d’Ampezzo) al Comune di Cortina, con l’unica destinazione d’uso di aeroporto, nel caso non si dovesse fare l’aeroporto, l'accordo prevede che il terreno dovrà tornare nella proprietà delle Regole d’Ampezzo (vedere la documentazione dell’epoca anno 1958)
Aperto o chiuso?
b) L’aeroporto di Fiames (LIDI), già aviosuperficie Cesare Rosà, non è né aperto né chiuso; era presente fino all’anno scorso sulle carte ufficiali di Stato con la dicitura “abbandonato” che in termini aeronautici non vuol dire chiuso e che determina specifiche responsabilità e tipo di utilizzo. Attualmente è in uso una zona parziale quale elisuperficie provvisoria che per altro, ci risulta scaduta e il cui rinnovo giace nei cassetti di ENAC in attesa, da mesi, di una risposta del Comune che, a sua volta, da mesi non risponde alle sollecitazioni di chi la domanda l’ha inoltrata.
Punto 8 - potenziamento delle modalità di raggiungimento: Il 20 luglio 1929, la Sezione Alberghi e Turismo della Federazione Commercianti, dichiara che poiché Cortina era considerata un centro climatico molto importante ma difficile da raggiungere, in un documento dell'epoca si legge: “Cortina è lontana da ogni importante centro urbano, ed avrà perciò sempre comunicazioni ferroviarie relativamente inadeguate, trovandosi discosta da ogni linea ferroviaria a carattere nazionale od internazionale, e servita da una ferrovia a scartamento ridotto ”. A quasi un secolo di distanza siamo allo stesso punto e non siamo noi a dichiararlo ma è una evidenza inconfutabile.
Detto aeronautico: “Un chilometro di strada non porta da nessuna parte, un chilometro di pista porta in tutto il mondo e viceversa.”
E per i Verdi amanti della natura, da Il Gazzettino: “Cervi e caprioli, sulle strade è una mattanza, un incidente al giorno." (da relazione Polstrada provincia di Belluno).
Punto 9 e 10 – eliporto/aeroporto: L’eliporto non risolve alcun problema, è utile solo per pochissimi in quanto lento e costosissimo (prezzo richiesto Mi-Cortina anno 2019, 5.800€) e soprattutto non è in grado di auto sosteners: troppi economicamente sono gli obblighi aeronautici attuali, (Dichiarazione del Dir.re Gen. Aeroporto Fiames Esperia anno 2013); per l’aeroporto, Cortinairport SrLs non ha potuto nemmeno approfondire il progetto poiché ,dopo aver approntato tutte le documentazioni richiesteci dal Comune in vari momenti, alla fine non ci è mai più stata data la possibilità di presentare il progetto definitivo.
Per l’eliporto la soc. Creare SrL, nostra collegata, ha presentato in data luglio 2018, formale domanda con allegata offerta economica ed ipotesi progettuale, ma a cui non è mai stata data risposta.
Siamo altresì felici che altra società abbia espresso desiderio di presentare nuovo progetto (l’ennesimo e ottavo!) ma non mi meraviglia se ottenesse il nostro medesimo trattamento. Mancata risposta, in perfetta sindrome NIMBY!
Una cosa però ha dimenticato la signora, quale ricaduta sul territorio avrebbe la riapertura dell’aeroporto? Noi abbiamo fatto fare studi in proposito e secondo la logica espressa da CISET/Banca d’Italia, sarebbe di almeno 20 Milioni di euro/anno e tra i 60 e i 100 nuovi posti di lavoro di cui almeno 30 ad alto profilo professionale, inoltre, le agenzie immobiliari di zona interpellate in proposito in un apposito sondaggio, hanno dichiarato e per iscritto, un aumento di valore delle abitazioni del 15-20%.
Che ognuno tragga le proprie considerazioni
Cortinairport SrLs