Leggo con sgomento l’editoriale della Presidente Marina Menardi "Cabinovia Son dei Prade – 5 Torri: lavori fermi": sgomento – lo ribadisco – è l’unica parola atta a rappresentare l’impatto avvilente che i fatti narrati producono nel lettore.
Quindi in sintesi: “L’escavatore che aveva iniziato i lavori nell’area della stazione di partenza in località Son dei Prade, della ditta Toninelli, che si occupa della parte degli scavi, e non di quella tecnologica, era affondato nel fango e la foto aveva fatto in breve il giro del web. L’area dove sarebbe dovuta sorgere la stazione di partenza si è infatti rilevata particolarmente instabile, tanto da sospendere momentaneamente gli scavi.”
Siamo alla farsa: la dottoressa Menardi continua cortesemente informandoci che: “Nel frattempo comunque qualcosa si è mosso: la ditta Toninelli ha tagliato gli alberi per la linea del primo tronco, quello tra Son dei Prade e Cianzopè, dove dovrebbe sorgere la stazione intermedia. Ma ha dovuto poi fermarsi, in quanto non è stato dato il via libera da parte dei servizi forestali al taglio per la seconda parte, da Cianzopè a Bai de Dones, in quanto la linea prevista è molto ripida e su terreno soggetto a smottamenti, quindi il taglio potrebbe risultare pericoloso”.
La dea Fortuna (e solo quella) questa volta ha anticipato i tempi rispetto a quanto accaduto al ponte Morandi di Genova ed al vallone di Acqualonga sull'autostrada A-16 dove l’inerzia di gente avida e priva di scrupoli ha portato dolore e morte.
Chi mi legge non consideri inutilmente reiterativo il riportare quanto scritto dalla Presidente; ritengo semplicemente pazzesca la situazione e avendo la stessa redattrice dell’articolo sottolineato che l’opera è finanziata interamente con soldi pubblici, (l’eventuale intervento del privato non avrebbe di certo legittimato il malfatto) mi pare più che ovvia la richiesta di un controllo approfondito da parte di terzi estranei al gruppetto che malgestisce l’opera.
Come sia possibile iniziare un lavoro così delicato e tanto impattante sul territorio consentendo che …gli alberi venissero abbattuti sul tracciato prima ancora dei dovuti indispensabili approfondimenti idrogeologici tanto che è bastato il..….dubbio dell’attento conduttore dell’escavatore in località Son dei Prade, udite udite, affondato con il suo attrezzo nel fango, perché si senta la necessità di indagare sulla situazione idrogeologica del luogo!!
Ma se l‘attento e diligente dipendente della ditta Toninelli non avesse avuto qualche dubbio nel mentre emergeva appunto dal fango nel quale si era infognato con il suo mezzo, avremmo avuto ……in tempo per i mondiali….la cabina di partenza realizzata su di un terreno instabile con la possibile conseguenza che tutti possono immaginare? Alla cabina di partenza si associa l’impianto stesso portante i cavi ed i motori che reggono e muovono la cabinovia; la sua ovvia instabilità strutturale avrebbe esposto l’impianto intero ed i suoi fruitori ad una possibile tragedia.
E quali altre magagne nasconde l’opera perché ora ci si possa fidare?
Al nuovo Commissario la richiesta di una risposta convincente sottolineando che qui, nella intera opera, pare non esservi allo stato nulla di convincente.
Cordialmente
Avv. Bruno de’ Costanzo