Da Torino a Bari, da Roma a Parma, sono quindici le città che Aldo Cazzullo descrive nel suo viaggio nell’Italia della crisi per capire chi siamo, cosa è cambiato e soprattutto cosa possiamo diventare. E’ quanto si legge nel suo ultimo libro L’Italia s’è ridesta. Viaggio nel paese che resiste e rinasce (Mondadori). E Cazzullo è il protagonista del prossimo incontro di Una Montagna di Libri, la rassegna di incontri con l’autore di Cortina d’Ampezzo. Un'occasione per chiedere alla grande firma del Corriere della Sera anche la sua previsione per le prossime elezioni politiche. Appuntamento sabato 23 febbraio alle ore 18, presso la Sala Cultura del Palazzo delle Poste di Cortina. Conduce l’incontro Massimo Mamoli.
Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore, editorialista del Corriere della Sera, ha debuttato come giornalista nel 1988 a La Stampa, dove resta fino al 2003. Si è occupato di politica italiana e internazionale. E’ autore di saggi, da Il mal francese. Rivolta sociale e istituzioni nella Francia di Chirac (Ediesse, 1996) e I ragazzi di Via Po (Mondadori, 1997) ai recenti successi di I grandi vecchi (premio Estense 2006) L’Italia de noantri (Mondadori, 2009) e Viva l’Italia (Mondadori, 2010). Da Viva l’Italia è stato tratto uno spettacolo teatrale con repliche nelle maggiori cittaÌ italiane. Ha scritto il romanzo La mia anima è ovunque tu sia (Mondadori 2011).
IL LIBRO. E’ possibile uscire da un viaggio nell’Italia della grande crisi più ottimisti di prima. Perché c’è un paese che alla crisi resiste, e che riparte. Perché il mondo globale è una grande opportunità per un paese come il nostro, capitale della bellezza e dell’arte, del design e della creatività. Perché il mondo di domani è pieno di consumatori che vorrebbero comprare i nostri prodotti, vestirsi come noi, vivere come noi. Per aiutarci a capire chi siamo, Aldo Cazzullo racconta quindici città. Da Torino, che ha cambiato umore e non ha più pudore dei propri sentimenti, a Bari, dove nascono i nuovi miti della letteratura e dello spettacolo. Milano, “la nostra New York”, Roma, “l’indistruttibile”, e Venezia, morta come città e risorta come splendida vetrina. Un viaggio che si conclude con il catalogo delle cose da fare, iniziando dalla più importante: ricominciare a credere in noi stessi e nel nostro paese.