Avevo preso atto con soddisfazione della notizia della apposizione - tra l'altro - sulla Via Cantore (Alverà) di una colonnina arancione rilevatrice della eventuale violazione (una costante degli automobilisti, camionisti e motociclisti su quel tratto di strada) dei limiti di velocità (50 km/h) ivi imposti.
Leggo ora con disappunto, su di un noto quotidiano nazionale, che quelle colonnine, alla luce di recenti decisioni della magistratura, sarebbero illegittime e comunque, le eventuali contravvenzioni sarebbero inopponibili ai violatori se non rilevate alla presenza di un vigile urbano!! Orbene, a prescindere ovviamente dalle considerazioni che scaturiscono spontanee sull'operato della amministrazione comunale cortinese e di coloro che sono preposti alla valutazione legale dell'impianto, mi chiedo per qual motivo non si sia provveduto ad apporre sul tratto stradale interessato, un impianto di telecamere a vista, alla stregua di quelle che, perfettamente e notoriamente legittime, si vedono in città come Milano o Londra a garanzia del rispetto sia dei limiti di velocità, sia delle corsie preferenziali, sia dell'accesso alle aree cittadine a traffico limitato.
Si sarebbe così evitato l'acquisto di un impianto, quello attuale, del tutto inutile, con altrettanto inutile spreco di denaro pubblico e, quel che è peggio, con deludente immagine dell'operato, nella fattispecie, della amministrazione comunale.
A questo punto, poiché il Comune ha evidentemente preso atto della necessità e della esigenza di un adeguato controllo in quel tratto di strada, auspico che con urgenza la stessa amministrazione provveda a rendere legittimo ed efficiente l'impianto di controllo con la sostituzione di quello rivelatosi del tutto inutile! Fiducioso, con cordialità.
Avv. Bruno de' Costanzo
