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Piscina: il Comitato Civico Cortina incontra il sindaco Franceschi

Marina Menardi

01/12/2012
Il sindaco Andrea Franceschi ha mantenuto la promessa e il 27 novembre scorso ha ricevuto i rappresentanti del Comitato Civico Cortina e alcuni cittadini che hanno collaborato alla raccolta firme per la riapertura della piscina.

In sintonia con quanto già espresso nella lettera inviata il 30 ottobre scorso (vedi Voci di Cortina n. 102 - novembre 2012, consultabile anche sul sito vocidicortina.it), il clima è stato di aperta disponibilità e di collaborazione per il fine oggetto dell'incontro, cioè ridare al più presto una piscina a Cortina.
Franceschi ha recuperato il progetto di rifacimento del tetto della struttura di Guargné dell'ingegner Gidoni, da noi accennato nella lettera di deposito delle firme.

Il Comitato Civico aveva fatto cenno a quel progetto, in quanto già risultava agli atti dell'Amministrazione comunale, provvisto di permesso di costruire e inserito nel Piano delle Opere Pubbliche approvato dall'ultima amministrazione di Giacobbi (2007), ma poi lasciato decadere.

Franceschi ci ha illustrato a grandi linee il progetto di Gidoni, piuttosto datato, in quanto risale all'aprile 2001. L'incarico era stato dato dalla Gis, che avrebbe dovuto occuparsi anche della ristrutturazione.
L'importo previsto era di 1.247.000 euro + iva. Il progetto avevo ottenuto l'ok della Sovrintendenza e il permesso di costruire, ma l'opera non fu avviata e nel marzo del 2004 il permesso di costruire decadde. Venne poi ripreso dall'architetto Breda, ex responsabile dell'ufficio Lavori Pubblici di Cortina, e inserito nel Piano delle Opere Pubbliche 2007-2009 per un importo pari a 1 milionedi euro.

La diminuzione dei costi, rispetto all'importo iniziale, fa notare Franceschi, non è però giustificata in alcun documento.Rimanendo, quindi, sull'importo iniziale, cioè 1.247.000 euro + Iva, il costo è circa quello stimato nel nuovo progetto del Sindaco, cioè indicativamente 1.500.000 euro Iva compresa. In quest'ultimo sono compresi, oltre al rifacimento del tetto, anche interventi sulla struttura, quali intonaci, cappotto termico, vetrata frontale e altro.

Il progetto di oggi è forse più completo, a pari prezzo. Quello di Gidoni andrebbe aggiornato nel computo metrico e ripreso in mano con i materiali e i tariffari di oggi;inoltre, fa notare il Sindaco, «mentre le prime 5 pagine sembrano essere relative ad una valutazione complessiva della struttura che Gidoni aveva iniziato a fare (datata 19/04/2001), poi deve essere stato stoppato per concentrarsi solo sul tetto ed infatti da pagina 6 parte la valutazione di questo singolo intervento (datata 18/07/2001)».

Fatte queste valutazioni, Franceschi ci ha messo di fronte alle due soluzioni possibili:

1) riaprire la piscina attuale: con un milione e mezzo di euro si potrebbe fare un intervento di manutenzione straordinaria relativo non solo al tetto, ma anche al rivestimento interno ed esterno, al controsoffitto, alla vetrata. L'iter durerebbe un anno e mezzo e nell'estate del 2014 la piscina potrebbe essere aperta;

2) costruire la piscina nuova allo stadio secondo gli Accordi di Programma. In questo caso i tempi sono incerti. Gli Accordi sono ancora in Conferenza di Servizi, dopo la quale si può partire con i bandi per il progetto di finanza; poi ci vorrà ancora un anno solo per i bandi.

Al momento, l'Amministrazione comunale ha previsto per la nuova piscina un accordo per cui il privato potrà acquisire lo stabile di Guargné a patto che ne ricavi un albergo a 5 stelle e in contemporanea costruisca la nuova piscina allo stadio. Un intervento che, al privato, costerebbe circa 25 milioni di euro:
12 milioni per la piscina nuova, altrettanti circa per la costruzione dell'albergo.

Abbiamo detto al Sindaco che non si voleva entrare nel merito degli accordi di programma ma che una possibile via di uscita potrebbe essere: ristrutturare la piscina di Guargné e nello stesso tempo continuare con l'iter degli accordi di programma. L'iter per la nuova piscina allo Stadio dura ragionevolmente 10 anni (dilatando i 5 anni previsti a causa della pesante crisi economica), un tempo adeguato per ammortizzare senza spreco i costi di ristrutturazione, pari a 150.000 annui.

Gli Accordi di Programma e il Pat subiscono tempi incerti e allungati, anche per il difficile contesto generale. Inoltre, nel prossimo futuro sarà più difficile trovare il privato disponibile a spendere le cifre per gli interventi richiesti. Gli Accordi, infatti, erano stati concordati oltre due anni fa, in una situazione economica diversa da quella attuale. La crisi ha portato ad un notevole abbassamento dei valori immobiliari, oggi ben diversi da quelli di due anni or sono.

Ciò non toglie che l'obiettivo della costruzione della nuova piscina possa comunque essere perseguito, anche in altri modi. Uno di questi, come esempio, potrebbe essere la vendita dello stabile di Guargnè e poi la costruzione della piscina con i soldi ricavati direttamente dal Comune. In questo modo si potrebbe pensare di fare una vendita con cessione non immediata: la piscina di Guargnè entrerebbe in piena proprietà a conclusione dei lavori di costruzione della nuova piscina allo stadio. Sarebbe giustificabile, in questo modo, l'intervento di ristrutturazione richiesto.

Cittadini e ospiti di Cortina potrebbero usufruire della vecchia piscina fino a conclusione di quella nuova: se saranno dieci anni, il costo di ammortamento sarà di circa 150 mila euro all'anno; se saranno meno, si spenderà un po' di più, ma ben venga la nuova piscina in tempi più brevi.
Sul fronte dei costi per l'ammortamento dell'intervento, abbiamo proposto al Sindaco alcune soluzioni per diminuirli nell'anno: una soluzione potrebbe essere la cessione della gestione, anche ad un affitto minimo, che comunque sgraverebbe la Gis o il Comune da quest'onere. Una seconda, potrebbe essere l'affitto del fotovoltaico sul tetto, che in ottica pluriennale potrebbe interessare le ditte specializzate.

Per approfondimenti scaricare l'allegato.