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Sorveglianza (omessa) all'uscita delle scuole: una storia già vista

Vittoria Broglio

01/12/2012
Da diversi anni, il Comune delega le funzioni di controllo e assistenza degli scolari al Nucleo di Protezione Civile, di fatto accorpata all'Associazione Nazionale Alpini, sezione Cadore: si tratta dell'impegno al "controllo giornaliero, dalle 12:50 alle 13.35, da effettuarsi limitatamente ai periodi di apertura della scuola, sulle aree di transito e sosta degli autobus urbani (piazzale Revis)".

Come compenso per lo svolgimento del servizio all'A.N.A viene erogato il contributo di 3.500 euro. Nel caso sopravvenga un qualsiasi impedimento allo svolgimento del compito, il testo della convenzione obbliga a darne comunicazione al Comune almeno"un mese prima dell'effettiva cessazione" della vigilanza.

Nonostante questa clausola, l'attività di controllo degli incaricati non è stata sempre costante e puntuale: nel corso dell'anno scolastico 2010/2011 il servizio era stato di fatto sospeso senza regolare avviso e il Comune si era visto costretto a revocare l'incarico ad anno scolastico ormai concluso.

La storia sembra si stia ripetendo anche quest'anno: per quanto abbiamo potuto verificare, il momento dell'uscita dalle scuole viene "auto-gestito" dagli scolari. Nessun operatore della Protezione Civile o A.N.A si presenta per assistere e sorvegliare, come pattuito, i bambini in un momento di grande confusione.

C'è da chiedersi se le scuole, per correttezza, ma soprattutto il Comune siano stati avvertiti tempestivamente dell'avvenuta cessazione del servizio. In questo caso, ma non solo, sarebbe utile pensare a una soluzione alternativa.

I bambini che escono da scuola dovrebbero essere assistiti sulle aree di transito e sosta degli autobus urbani, ma di fatto i membri dell'Ana allo scopo delegati, presenti i primi giorni di apertura delle scuole, dopo non si sono più visti.