Si potrebbe dire non c’è due senza tre. Ed è infatti per la terza volta in meno di una settimana che il Tar del Veneto si è pronunciato a favore delle scelte operate dal Comune di Cortina d’Ampezzo in materia di case e abusi edilizi. La prima buona notizia per il Sindaco Franceschi e la sua Giunta è arrivata quando i magistrati di Venezia non hanno accolto l’istanza presentata da Nicola de Santis che chiedeva di bloccare la graduatoria per l’assegnazione delle case in diritto di superficie. Poi è stata la volta del Signor Walter Bottos, che contestava al Comune il rifiuto del condono per un laboratorio a Pian da Lago trasformato in abitazioni. Oggi,arriva la notizia di una altro ricorso respinto: quello presentato da Marisa Luigia Carolina Caldart contro il diniego opposta dal Comune alla sua richiesta di demolire e ricostruire il piano sottotetto di un edificio in corso Italia. La richiesta era già stata respinta nel 2008 perché avrebbe comportato un incremento volumetrico dei locali e il Tar ha accolto l’eccezione preliminare presentata dal difensore del Comune l’avvocato Alessandro Calegari
“Tre su tre rappresenta un successo su tutta la linea” commenta l’assessore ai Lavori Pubblici, all'edilizia e all'urbanistica della Regina delle Dolomiti Adriano Verocai. Sono state premiate in tutto e per tutto le scelte dell’Amministrazione su case in diritto di superficie ed edilizia”
“Garantire una casa ai giovani e alle famiglie di Cortina e, nello stesso tempo, condurre una battaglia inesorabile contro la cementificazione e gli abusi edilizi sono e rimangono priorità inderogabili della nostra Amministrazione” gli fa eco il Sindaco Andrea Franceschi. “Come ricordava ieri l'assessore Verocai, il Comune investe 400mila euro all’anno in spese legali per difendersi da ricorsi in materia d’edilizia. Ora abbiamo l’ennesima conferma che quei soldi sono ben spesi e che il Comune non è solo in questa battaglia: le Istituzioni gli sono vicine e gli danno ragione”.
(comunicato stampa)
nella foto: l'assessore Adriano Verocai