Per i cittadini, le associazioni, le categorie c'e stato tempo fino al 30 settembre per presentare le osservazioni all'impostazione del Piano di Assetto del Territorio.
L'8 e il 9 settembre scorsi, l'Amministrazione comunale ha chiamato a raccolta i centri di interesse locali per ripresentare il documento preliminare con le linee guida del Piano. Un invito a partecipare alla costruzione di quello che sara il nuovo strumento urbanistico del Comune di Cortina per i prossimi anni.
La nuova legge urbanistica regionale n. 11 del 2004 dispone una struttura logica precisa per i lavori di programmazione: si parte dapprima dalle linee strategiche generali (Pat) per poi tradurre le idee generali in decisioni operative.
Questa doppia divisione e utile - hanno spiegato - perche all'inizio del percorso di progettazione non si discute sui singoli lotti e sulle particolarita individuali, ma si entra nel generale. Non si ≪vede≫ il proprietario, bensi il territorio, considerato una risorsa preziosa e non rinnovabile. Proprio per tale ragione, la legge prevede la necessita di accordarsi con i cittadini e con i soggetti legati al territorio attraverso un dialogo aperto per stabilire le priorita e l'orientamento generale.
La consultazione procede con regole precise definite dalla legge (e le riunioni in Sala don Pietro Alvera rientrano nella prassi); tuttavia in questa fase e stata manifestata da parte sia della parte politica che dei tecnici la piena disponibilita ad accogliere le osservazioni e i suggerimenti che anche dovessero essere presentati successivamente alla scadenza del 30 settembre.
E scontata la difficolta per i singoli cittadini di proporre idee e indirizzi di massima, mentre e piu semplice rappresentare il proprio bisogno. Tuttavia va ricordato che anche la singola concessione verra attribuita solo nel rispetto, ad esempio, degli ambiti ≪trasformabili≫ che sono stabiliti dapprima in via generale.
In maniera un po' cinica e con una visione individualistica si puo dire che l'interesse speciale stimola la riflessione rispetto alla proiezione generale, senza la quale non potrebbe trovare comunque soddisfazione. Dalle associazioni di categoria ci possiamo invece aspettare contributi significativi, per il loro ruolo di rappresentazione di interessi piu generali, seppure di parte.
Dopo la consultazione, il Piano verra stilato nelle sue linee guida che saranno comunque valutate nella loro sostenibilita dalla procedura VAS (valutazione ambientale strategica).
I tempi di Piano sono: entro ottobre la Giunta comunale dovra prendere atto della conclusione della concertazione con i cittadini;
entro febbraio 2010 ci sara l'adozione del Piano; entro maggio 2010 sara convocata la Conferenza dei servizi per l'esame delle osservazioni e l'approvazione del Piano; entro giugno 2010 vi saranno la ratifica e la pubblicazione del Piano sul Bollettino ufficiale della Regione;
entro 15 giorni dalla pubblicazione il Piano sara infine efficace.
Senza entrare nel tecnico, consigliamo a tutti i cittadini di prendere coscienza di alcuni rudimenti della normativa urbanistica, se non per promuovere una propria idea di bene comune, almeno per difendere il proprio interesse. Stiamo sicuri che i proprietari ≪foresti≫ non hanno bisogno di sollecitazioni.
Per comprendere la portata delle nuove regole, basti pensare alle tre modalita di intervento presentate dai relatori: il credito edilizio, la compensazione urbanistica e la perequazione urbanistica.
In parole semplici, con il ≪credito≫ il privato puo chiedere ad esempio di spostare una attivita inquinante o rumorosa da un posto ad un altro senza perdere il proprio diritto.
Con la ≪compensazione≫ è possibile evitare le procedure di esproprio attraverso compensazioni con cubature.
La ≪perequazione≫ e un accordo pubblico-privato con il quale si compensa la parte pubblica per il ≪vantaggio≫ che ottiene il privato a seguito della concessione di un diritto urbanistico. Se un nuovo lotto e reso edificabile dal ≪piano regolatore≫, la pubblica amministrazione puo richiedere una parte del volume edificato per se stessa. Nel caso invece della riconversione di un volume industriale in residenze, una quota del plus valore viene restituita ai cittadini tramite un riconoscimento in opere pubbliche, soldi o metri quadrati.
Si capisce bene che nel prossimo futuro si ampliera di molto la ≪dialettica≫ fra pubblico e privato;
un nuovo modello che, a fronte del vantaggio di una migliore efficacia delle azioni, richiedera una trasparenza nei processi di valutazione e decisione assolutamente rigorosa: pena l'abuso del piu forte e il discredito delle istituzioni.
TANGENZIALE
Durante gli incontri sui Pat, i tecnici hanno parlato del progetto della Tangenziale.
È emerso che a fianco della proposta Anas è ragionevole proporre alternative fattibili … perché le opere autostradali statali arrivano dove c'è TORNACONTO … e qui C'È SCARSO INTERESSE, anche perché si fanno con i «soldi privati» (leggi project finance)
e non è così facile mettere in piedi un'operazione del genere.
Occorre avere in testa un'alternativa: un piano B.
Questo è quanto dichiarato in sede ufficiale.
Prendiamone atto.