Marc Augè, incontro spostato al 10 febbraio
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

Marc Augè, incontro spostato al 10 febbraio

Redazione

03/01/2013
(CS) - Slitta in avanti di qualche settimana l’appuntamento previsto con Marc Augé a Cortina d’Ampezzo. Lo rende noto Una Montagna di Libri, la rassegna di incontri con l’autore di Cortina. La lezione di Augé, antropologo e filosofo della contemporaneità, dal titolo Futuro, che doveva tenersi venerdì 4 gennaio, è spostata a domenica 10 febbraio 2013, alle ore 11, sempre presso la Sala consiliare del Municipio di Cortina d’Ampezzo.

“Un lieve malessere di stagione trattiene Marc Augé a Parigi”, spiegano gli organizzatori. “Niente di grave. Lo abbiamo saputo in giornata e immediatamente provveduto a concordare con l’Autore una data diversa per l’atteso incontro con i suoi lettori”.

Marc Augé, tra i maggiori africanisti dei nostri tempi, negli ultimi vent’anni è diventato una figura di riferimento anche per un’antropologia della tarda modernità. Tra i libri tradotti in italiano: Un etnologo nel metrò (1992), Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità (1993), Il dio oggetto (2002), Poteri di vita, poteri di morte (2003), Il metrò rivisitato (2009), Che fine ha fatto il futuro? Dai non luoghi al nontempo (2009), Per un’antropologia della mobilità (2010) e Diario di un senza fissa dimora (2011). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato: Disneyland e altri nonluoghi (1999), Il senso degli altri. Attualità dell’antropologia (2000), Finzioni di fine secolo, seguito da Che cosa succede? (2001), Genio del paganesimo (2002), Diario di guerra (2002), Rovine e macerie (2004), La madre di Arthur (2005), Il mestiere dell’antropologo (2007), Casablanca (2008), Il bello della bicicletta (2009) e Straniero a me stesso (2011).

IL LIBRO. Futuro. Nel mondo che conosciamo l’idea di futuro è ipotecata dalle carenze e dalle paure del presente. Sul futuro proiettiamo speranze di riscatto e attese di progresso; dal futuro temiamo qualche apocalisse. Da antropologo, Marc Augé ha dimestichezza con una pluralità di luoghi e di tempi, e proprio per questo sa riconoscere i nonluoghi e il nontempo che ogni giorno attraversiamo. Chi, come lui, è abituato a confrontarsi sia con la pienezza sia con la bassa intensità di senso, ragiona sul futuro da una prospettiva diversa: è l’eccesso di visione, di rappresentazioni precostituite che impedisce di concepire il cambiamento a partire dall’esperienza storica concreta. Con un vero colpo d’ala, Augé coniuga scienza e futuro, ossia rimette in onore l’aspetto della scienza che più si discosta dalla tracotanza e dalla dismisura, e dai loro guasti planetari. Solo la sistematica messa in dubbio delle nozioni di certezza, verità e totalità permette infatti di rompere il cerchio magico che appiattisce l’avvenire su un eterno, allucinato presente.

L’appuntamento con Marc Augé è quindi fissato per domenica 10 febbraio 2013, ore 11, presso il Municipio di Cortina d’Ampezzo, Sala Consiliare, primo piano. Ingresso libero fino a esaurimento posti.