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Frase esatta:
La nuova amministrazione comunale - chiamiamola «nuova» ancora per un po' - pare abbia fatto la rivoluzione. C'è poco da fare, ogni intervento è stato una revisione totale delle decisioni precedenti. Pare vi sia stato un puntiglio speciale nel praticare la discontinuità rispetto al passato, ad ogni passo. Forse ogni tanto ci vuole qualcuno che sparigli i giochi, per portare nuova linfa e idee fresche in ambienti polverosi. Facciamo però il punto e segnaliamo quanto segue.
È vero che ci sono continui «fuochi d'artificio» ma - in fondo in fondo, e a ben guardare - tutto sembra restare com'era. Le decisioni importanti, quelle che cambiano veramente la vita del nostro paese, restano quelle di sempre. Solo la politica per le case ai residenti, sicuramente importantissima, sembra andare a buon fine. Ma per il resto, non si vedono i cambiamenti promessi.
Lo Stadio del Ghiaccio, pozzo senza fondo che risucchia e risucchierà le risorse presenti e passate, è sempre lì, con il suo carico di guai e necessità.
Tutte le prospettive degli impianti sportivi ruotano ancora intorno a lui (alla faccia di un nuovo complesso a Fiames, come ormai fanno in tutte le città…). L'idea della Tangenziale è sempre quella, e pesa sulla programmazione viaria come un macigno, anche se ormai l'hanno capito tutti che non si farà (ma via Lungoboite resta ferma).
Si continua a spendere centinaia di migliaia di euro pubblici - Regione o Comune a noi poco importa - per riproporre in fotocopia Campionati del mondo di sci già bocciati. Tutte le opere pubbliche - oggi come allora - vivono nell'aspettativa di un Piruea (e non si è ancora chiusa una finanza di progetto).
Siamo ancora in tempo.
Caro Sindaco, non alzare la voce:
Comitato Civico Cortina