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Le considerazioni di Stefano Ghezze sulla lettera del Sindaco ai proprietari delle seconde case di Cortina d'Ampezzo

Redazione

20/11/2012
«Prendo atto che dopo anni in cui si sono portati avanti atteggiamenti estremamente rigidi e anche poco rispettosi nei confronti dei proprietari delle seconde case, dei non residenti come vuole chiamarli Franceschi, che per noi sono ospiti di primo livello, una fonte di risorse importante, e un volano imprescindibile per il turismo, e soprattutto per i settori commerciale e artigianale che oggi vivono un momento di forte crisi, ci sia finalmente un'apertura nei loro confronti.

Prendo atto che ci sia un passo indietro da parte di Franceschi e una volontà di coinvolgimento che hanno l'aria di un vero e proprio bagno di umiltà. Mi auguro che alle parole seguano i fatti e che alla base della missiva ci sia una forte convinzione che i non residenti debbano essere trattati con il dovuto rispetto. Tuttavia mi lascia perplesso la tardività dell'atteggiamento; sembra infatti che ci si sia accorti di aver toccato il fondo del barile e si provi a risalire.

Apprezzo che si dia la possibilità agli ospiti di partecipare alle tante iniziative che Cortina propone, che i cortinesi propongono, che le nostre associazioni con impegno e dedizione propongono, ma anche in questo passaggio noto una forte confusione.

Nuovamente il consorzio Cortina Turismo risulta essere la terza società partecipata del comune se non la prima. Vi è tra gruppo di maggioranza e consorzio un'inversione di ruoli, tra sindaco e presidente di Cortina Turismo c'è un continuo scambio di ruoli e questo non è positivo per il comparto economico della nostra conca. Vediamo Stefano Illng, presidente di Cortina Turismo, che propone la tassa di soggiorno, tema che è deputato esclusivamente all'amministrazione comunale e che andrebbe discusso nella sede opportuna che è il Consiglio Comunale. Vediamo poi il sindaco Franceschi che invita i proprietari delle seconde case ad iscriversi alla newsletter di Cortina Turismo cosa che avrebbe dovuto fare Illing e non il primo cittadino. C'è un'inversione di ruoli e si procede senza allineamento: un esempio su tutti sia che Cortina Turismo investe sul bike e l'amministrazione ha pensato di dotarsi di una pista ciclabile solo pochi mesi fa inserendo il progetto tra quelli finanziabili con i Fondi Brancher.

Si cerca di trovare qualsiasi rimedio per gli errori del consorzio, ma la soluzione, che è quella che abbiamo anticipato nell'ultima seduta di consiglio comunale è creare una vera coesione con gli imprenditori turistici locali. Il primo passo che Cortina Turismo deve fare è far rientrare nel consorzio l'Associazione Albergatori. Non si può avere un consorzio che percepisce un milione di euro di soldi della comunità e che conta 230 soci, senza gli albergatori che sono parte integrante della programmazione turistica. Ben vengano quindi le lettere, le aperture, ma l'economia turistica va presa in mano in maniera seria e con un programma ben definito. Ci vuole coesione e condivisione e fino a che ci sarà la continua inversione di ruoli che abbiamo visto per anni e il continuo intervento politico all'interno del consorzio la coesione resterà un'utopia».


Stefano Ghezze
Per la Nostra Cortina