Nuove tasse e recessione economica
    

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Nuove tasse e recessione economica

Associazione Comitato Civico Cortina

01/09/2012
Quando il Governo ha imposto nuove tasse o ha tagliato le pensioni ci ha messo un mese.
Quando, invece, ha voluto tagliare i costi e gli sprechi, non ne è (ancora) venuto a capo.
Capiremo, in parte, il perché anche osservando i comportamenti locali, senza andare tanto lontano.
Capiremo perché il Governo - con la sua Spending Review - impone alle Amministrazioni pubbliche di tutta Italia di:
• rinegoziare gli affitti;
• utilizzare gli immobili pubblici, prima di usare quelli privati;
• limitare l'utilizzo degli spazi;
• bloccare le sponsorizzazioni (era già legge);
• tagliare le società partecipate, i consigli di amministrazione, i compensi ai vari comitati e sotto commissioni;
• comprare e vendere i beni e i servizi ad un prezzo equo;
• confrontare il costo dei servizi erogati da un Ente con quello degli altri;

A Cortina d'Ampezzo le casse comunali stanno bene. Culturalmente, non c'è mai stata da parte della popolazione una grande attenzione a come vengono utilizzati i soldi pubblici. Uno dei motivi è che la gran parte delle entrate comunali è pagata dai non residenti per le loro seconde case.
Adesso che il congegno dell'Imu fa pagare anche i residenti, cambia la sensibilità e lo spreco comincia ad essere poco tollerato (vedi il Gazzettino di Belluno del 26 agosto 2012).

Qualcuno contesterà, dicendo che l'Imu va a Roma, e il Comune non incassa niente di più. La situazione è, di fatto, che aumentano le tasse e le tariffe e noi siamo impoveriti. Chiediamo pertanto al Comune, invece di spendere per iniziative velleitarie e inutili, di distribuire quei soldi alle famiglie che vivono a Cortina d'Ampezzo, o di investire in progetti che rimangano sul territorio.
I modi ci sono. Per la scuola, ad esempio: calare le rette della scuola per l'infanzia; INTRODUZIONE calare le rette per i corsi extrascolastici; contribuire al costo delle strumentazioni scolastiche in carico alle famiglie; installare l'Internet gratuito nei luoghi pubblici.

Riconosciamo che l'Amministrazione Comunale si è da tempo mossa su questa strada (abbonamenti scolastici gratuiti, parcheggi fuori stagione gratuiti, contributi per la prima casa, contributi per le nascite, libri in comodato, contributi alle scuole private, e molto altro), facendo risparmiare un bel po' di soldi alle famiglie con importanti agevolazioni distribuite a tutti (e non solo a chi fa la voce grossa perché ha il rappresentante in Comune o l'amico in commissione).

È una impostazione amministrativa corretta, che migliora la nostra qualità della vita e redistribuisce la ricchezza in modo equo e imparziale.
Ciò non toglie, però, che ci siano spazi per correggere alcune scelte sbagliate. E il dossier che pubblichiamo è un piccolo contributo alla discussione.

Per approfondimenti consulta l'allegato: DOSSIER SPENDING REVIEW