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Enrico Valle svela il mistero del ritiro di Cortina dalla candidatura per il 2017, avvenuta in Corea il 31 maggio scorso

Marina Menardi

25/10/2012
«Sono colui che ha il compito più ingrato in questa serata». Così ha iniziato il suo intervento Enrico Valle, presidente dell'Associazione permanente Coppa del Mondo di sci femminile e membro del comitato promotore per i Mondiali di sci alpino, durante la serata di mercoledì scorso al cinema Eden. 

L'incontro pubblico, organizzato dal Comitato Cortina 2019, era incentrato sul tema «Il perché di un Mondiale raccontato da chi lo ha già organizzato». Valle è stato incaricato di fornire una spiegazione ai numerosi cittadini presenti in sala sul motivo del ritiro di Cortina dalla candidatura per il 2017, avvenuta in Corea il 31 maggio scorso. Una spiegazione molto attesa, in quanto fino ad oggi non era stato chiarito da nessuno perché il comitato avesse gettato la spugna, dopo due anni di lavoro, a meno di un'ora dalla votazione.

«Quando si organizza un Mondiale, ci si accorda prima»  ha esordito Valle, sottolineando che Cortina non aveva l'appoggio della Fisi, la Federazione Italiana Sport Invernali. Giovanni Morzenti, infatti, si era dimesso da presidente della Federazione alcuni mesi prima, e Flavio Roda era stato designato da dieci giorni alla presidenza, ma in Corea non aveva diritto di voto. Inoltre, ha spiegato Valle, Roda non era conosciuto all'interno della Federazione Internazionale. «Quando siamo arrivati in Corea, in giochi erano già fatti, e ci siamo chiesti cosa fosse meglio fare a quel punto. Andare a combattere contro Saint Moritz, che si presentava come favorita, poteva essere controproducente. Così abbiamo pensato di ritirarci: in questo modo chi avrebbe votato per noi, ha votato per Saint Moritz, e la località svizzera si è aggiudicata la vittoria senza andare al ballottaggio con Aare. Ora - ha continuato Valle -  Saint Moritz è obbligata a darci una mano alla prossima candidatura, e il suo pacchetto di voti andrà a nostro vantaggio».

Per sgomberare ogni ombra di dubbio su una scelta che la gente fa fatica a digerire, Valle ha detto che la tempistica del ritiro è stata concordata con il presidente della Fis, Kasper: «Abbiamo chiesto a Kasper quale fosse il momento giusto per il ritiro, e lui ci ha suggerito di farlo un'ora prima delle votazioni».