Il diritto di superficie rappresenta per l'Amministrazione comunale uno di punti cruciali del programma amministrativo per ripopolare Cortina e renderla un paese vivo tutto l'anno. Al momento, è l'unica formula per poter permettere alle persone che vogliono vivere in modo stabile a Cortina di costruirsi una casa, visti gli altissimi prezzi sul mercato, che non sia esposta ai rischi di speculazione edilizia. Secondo la formula del diritto di superficie, l'alloggio è costruito a carico dei singoli assegnatari, i quali non detengono la piena proprietà, ma ne hanno comunque il godimento per un tempo determinato (99 anni), dopo di ché l'alloggio torna di proprietà del Comune, che è proprietario del fondo su cui è stato costruito l'edificio.
Circa un anno fa sono state completate le case di Zuèl e Gilardon. Ora ci si sta avvicinando all'inizio lavori a Pontechiesa e Cadelverzo di Sopra, mentre sono ancora in attesa, con graduatoria già assegnata, Cadelverzo di Sotto e, con graduatoria da assegnare, la casa ottenuta dal Comune dall'ex colonia Ancillotto, già pronta chiavi in mano, precedentemente destinata ad appartamenti in affitto per residenti. Il Comune ha anche acquisito due terreni, uno in località Col e un secondo in località Fraina, da destinare al diritto di superficie, ma per quelli bisognerà attendere l'approvazione del Pat, il Piano di Assetto Territoriale che andrà a sostituire il vecchio Prg.
Numerosi sono e stanno sorgendo i problemi per l'avvio delle case che i residenti o aspiranti tali stanno attendendo da molti anni, che non vedono l'ora di veder realizzato il loro sogno. Il diritto di superficie non decolla, complice la burocrazia, le indagini in Comune, i costi elevati, le difficoltà nelle graduatorie, dove non si riesce a rimpiazzare i già numerosi rinunciatari.
Leggi il servizio sul diritto di superficie nel numero di Voci di Cortina in edicola questo mese
Nella foto: fotoinserimento dei due edifici in diritto di superficie a Cadelverzo di Sopra