Buone notizie per le aliquote Imu riguardanti gli ex usi gratuiti, cioè gli appartamenti che vengono concessi in comodato d'uso ai parenti fino al terzo grado, dichiarati mediante autocertificazione, come già avveniva per l’ICI, e sui quali non si pagava nulla, così come avviene tutt'oggi per la prima casa.
Durante la commissione consiliare sul bilancio che si è riunita martedì sera alle 18.00, il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi, ha avanzato la proposta di delibera di portare al 4,6 per mille l'aliquota per gli ex usi gratuiti, il minimo possibile. «Gli ex usi gratuiti, non considerati nella prima applicazione dell'Imu, ora sono stati reintrodotti dal Ministero, e per Cortina è una buona notizia». Molte, infatti, sono le situazioni di questo tipo, cioè di figli o parenti che vivono nella casa paterna a titolo gratuito, non avendo la piena disponibilità dell'immobile. Queste persone, di fatto, sono residenti come prima casa, spesso nudi proprietari, con l'usufrutto in carico ai genitori o parenti stretti. Dal 7,6 per mille versati con la prima trance di giugno, si passa, quindi, al 4.6 per mille, con un risparmio, come anticipato da Franceschi, di circa 800 -1000 euro, a seconda delle dimensioni dell'appartamento.
Le altre aliquote che verranno proposte al prossimo consiglio comunale, che si terrà martedì 23 ottobre alle 18.00, saranno le seguenti: il 4,6 per mille per le attività produttive, vale a dire capannoni artigianali, negozi, ristoranti, alberghi, rifugi. Sono escluse le banche, alle quali è stata applicata l'aliquota massima. Per la prima casa rimane l'aliquota del 2 per mille, con detrazione di 200 euro e deduzione di 50 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni, anche in questo caso il minimo possibile. Per le seconde case viene confermata l'applicazione del massimo possibile, cioè il 10,6 per mille. «Ci sono tuttavia delle differenze importanti - ha spiegato Franceschi - . Se l’appartamento viene affittato a residenti, l’aliquota scende al 6,6 per mille. Se invece viene affittato a turisti o non residenti, scenderà all'8,6 per mille». Per gli enti non commerciali, quali la Parrocchia, e le Regole d’Ampezzo, si applicherà il 4,6 per mille per i beni non utilizzati nello svolgimento dell’attività istituzionale, mentre sarà pari a zero l'importo per tutti gli altri beni.
Le proposte del sindaco in commissione hanno trovato il pieno appoggio del gruppo di minoranza "Per la nostra Cortina". «Dopo due riunioni proficue siamo arrivati ad una proposta di delibera che appoggiamo con piacere - ha detto Gianpietro Ghedina - . Abbiamo lavorate bene e siamo arrivati ad una soluzione vantaggiosa per le famiglie di Cortina». Non si è espressa, invece, la minoranza sul regolamento comunale per l'applicazione dell'Imu. «Guarderemo con calma il Regolamento e ci riserviamo di valutare in Consiglio comunale eventuali modifiche» ha detto Ghedina.