Mattinata turbolenta quella di martedì 22 maggio per gli uffici
comunali e le abitazioni di sette persone, tra cui il sindaco Andrea
Franceschi e mezza Giunta comunale, indagati a vario titolo per i reati
più diversi: abuso d'ufficio, turbativa d'asta, violenza privata e
rivelazione di segreti d'ufficio. Si tratta del sindaco Andrea
Franceschi , il segretario comunale Agostino Battaglia, l'ex vicesindaco
ed attuale assessore ai lavori pubblici e all'urbanistica Stefano
Verocai, Enrico Pompanin, attuale vice-sindaco e nella passata
legislatura assessore all'ambiente, Stefania Zangrando, membro della
commissione di edilizia integrata, Luca Alfonsi ex assessore ai lavori
pubblici e alla polizia locale ed il vigile urbano Alessandro Di Leo. Gli
agenti della Guardia di Finanza, coordinati dal sostituto procuratore
Antonio Bianco, si sono presentati con un mandato di perquisizione che
ha portato anche al sequestro di cellulari, computer, agende e documenti
in uso agli indagati. L'inchiesta è partita alcuni mesi fa dalle
segnalazioni di alcuni dipendenti comunali ed è proseguita con le
intercettazioni telefoniche. Secondo quanto ha riferito il pm titolare
dell'inchiesta, Antonio Bianco, l'indagine riguarda una serie di
appalti, tra cui quello relativo alla concessione del servizio di
gestione dei rifiuti urbani. Pare ci siano state presunte pressioni
sull'ex responsabile dell'ufficio lavori pubblici, da novembre
trasferito ad altro incarico. Motivo: i requisiti richiesti per la
partecipazione al bando sui rifiuti sarebbero stati troppo
"restrittivi". Dalle telefonate, e-mail e sms intercettati, secondo la
procura, emergerebbe una «preparazione a monte inerente il futuro
appalto rifiuti». Si presumono irregolarità anche nel progetto del
campo da golf, nei Mondiali di sci di Cortina 2017 e l'eliporto di
Fiames, nonché nell'assegnazione degli alloggi comunali, uno dei quali
destinati al segretario Battaglia: anche in questo caso, per gli
investigatori, «dal tenore delle telefonate appare stravolta la
procedura pubblica volta alla corretta individuazione dei vincitori e,
ancor prima, volta all'inserimento dei parametri legittimanti
l'accesso».
Franceschi, Alfonsi, Zangrando e Verocai sono accusati
anche di abuso d'ufficio e violenza privata nei confronti del comandante
della Polizia Locale, Nicola Salvato. Vi sarebbero state pressioni
esercitate verso il comandante affinché fossero non posizionati o
rimossi dispositivi autovelox in determinati punti della viabilità
comunale, con la minaccia della mancata riconferma all'incarico di capo
dei vigili.
Ecco quanto dichiarato dal sindaco Franceschi in merito ai controli negli uffici comunali e nella propria abitazione
(...) Nel merito, respingo con fermezza e nella maniera più assoluta
tutte le accuse mosse da Emilia Tosi. Mi sento di dire che, qualora
dovesse emergere che io avessi favorito anche in modo indiretto e
marginale una persona a me vicina, non esiterei a lasciare
immediatamente il mio incarico.
Ma questo non accadrà.
Quanto alla
dott.ssa Tosi, si tratta di una dipendente che agisce sulla base di
rancori personali, alla quale l'anno scorso era stato tolto il ruolo di
responsabile proprio dell'Ufficio Lavori Pubblici, visti i molteplici
problemi creati all'Amministrazione Comunale con bandi sbagliati,
ritardi, imprecisioni e dimenticanze di ogni genere. Uno di quei
dipendenti da me già definiti "Fantozzi"- che si credevano i padri
padroni di un ufficio pubblico gestito in modo privatistico - e che in
altri ambienti durerebbero 30 minuti prima di essere licenziati. Una
dipendente, infine, che da ben tre mesi non risponde alle lettere, alle
email, e alle telefonate della Giunta e che proprio per questo ha
bloccato cantieri importanti come quello dell'urbanizzazione della zona
artigianale di Pian da Lago.
Ma entriamo nel merito delle accuse che mi vengono mosse.
1.
Bando per la raccolta dei rifiuti: è ovvio che la preoccupazione
dell'Amministrazione da me guidata era che il bando fosse
sufficientemente aperto da accogliere non una, non due, non tre, ma
molte candidature, così garantendo la libera competizione e un vantaggio
per il Comune. Chiesi pertanto a Emilia Tosi, che lo stava
predisponendo, di non renderlo troppo restrittivo, perché così com'era
sembrava quasi cucito su misura per qualche ditta particolare. I fatti
poi dimostrarono quello che temevo: al bando sulla raccolta
parteciparono solo tre aziende, a quello del controllo solamente una.
2.
La stessa cosa si è verificata per l'appalto integrato di un immobile,
detto "Casa del Capitano". Il bando prevedeva che in cambio della
realizzazione di 20 appartamenti da dare in affitto agevolato a singles e
giovani coppie, il vincitore entrasse in proprietà di una casa dimessa
di proprietà comunale. Anche in quel caso, la preoccupazione era che le
condizioni fossero così stringenti da rendere il bando quasi predisposto
ad hoc per qualcuno, e anche in quel caso i fatti dimostrarono che
avevamo ragione. Partecipò una sola
ditta, il cui titolare aveva una fedina penale lunga un kilometro e con
decine di arretrati nei confronti del Fisco italiano, condizioni che ci
hanno portato a disdire il contratto di appalto.
Di che cosa stiamo
parlando? Quale sarebbe il reato? Aver cercato di evitare i danni
all'Amministrazione Comunale che la testardaggine e l'incapacità della
dott.ssa Tosi hanno poi prodotto?
3. Per quanto attiene infine alla
Polizia locale, la questione è destituita di ogni fondamento. Basta
leggere gli sms che rappresenterebbero la prova dell'abuso di ufficio
per rendersi conto della vicenda. Ecco quanto ho scritto al Comandante
della Polizia Locale di Cortina.
Il primo sms: "Lo dico per l'ultima
volta: mettete in magazzino etilometro e autovelox e lasciateli là
altrimenti prendo provvedimenti.".
La seconda "Telelaser ad
Acquabona. Cosa non vi è chiaro nelle disposizioni che vi ho scritto?"
Come sindaco ritengo di avere il diritto e soprattutto il dovere di dare
indicazioni su cosa fare e cosa non fare ai singoli dipendenti,
individuando le priorità dell'Amministrazione Comunale senza paure e
tentennamenti.
(...)
La breve dichiarazione di EMILIA TOSI
Con riferimento alle dichiarazioni rese alla stampa dal Sindaco di Cortina d'Ampezzo nei miei confronti, seguite all'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto lo stesso Sindaco, altri Amministratori del Comune ed il segretario comunale, comunico che ho dato mandato al mio legale di presentare immediata querela per diffamazione e quant'altro ravvisabile nelle dichiarazioni medesime, gravemente e gratuitamente offensive nei miei confronti.
Stefano Ghezze in consiglio comunale chiede chiarimenti sulla posizione di Stefania Zangrando all'interno dell'amministrazione comunale
Ai sensi dell'art. 51 del Regolamento per il Funzionamento degli Organi Collegiali si chiede che vengano forniti ampi e dettagliati chiarimenti alla luce dell'indagine in corso da parte della Procura della Repubblica di Belluno in merito al ruolo ricoperto dalla dottoressa Stefania Zangrando che formalmente ci risulta essere membro della commissione edile integrata ma che da quanto traspare dalle notizie riportate dalla stampa nazionale e locale pare godere di diversa posizione all'interno dell'Amministrazione Comunale. Si chiede di essere messi a conoscenza di eventuali deleghe, incarichi o mansioni ricoperte dalla dottoressa Zangrando, in particolare se la stessa possa accedere liberamente al Municipio, al sistema informatico comunale, alla documentazione anche non di carattere edilizio conservata presso gli uffici, se sia mai stata autorizzata ad impartire direttive ai dipendenti.
Si chiede altresì di conoscere se esista un rapporto di consulenza, anche non formale, tra la giunta o parte di essa e la citata Zangrando.
SOSPENSIONE SOSPETTA DEI LAVORI ALL'ELIPORTO?
Stando alle notizie di stampa, «Sospetti ci sono anche sui lavori all'eliporto di Fiames: dalle telefonate tra Verocai ed una terza persona sembra trasparire che la giunta abbia autorizzato la sospensione dei lavori nonostante il parere contrario dell'ufficio tecnico» (Marco Filippi, Corriere delle Alpi, 23 maggio 2012). Considerata in questo caso la pubblicità degli atti, riteniamo interessante ricostruire i sommi capi di questa "sospensione", per consentire al lettore una propria valutazione dei fatti di cui si parla.
L'Eliporto di Fiames viene realizzato con la "finanza di progetto"; dopo una gara di appalto, la società privata Esperia Aviation Services spa (ed altri) firma con il Comune di Cortina un contratto di concessione per la progettazione, la sistemazione e la gestione dell'eliporto; il Comune non è gravato di spese e il soggetto privato rientrerà negli investimenti con i ricavi dell'attività per un certo numero di anni. Prima dell'inverno 2011-2012, l'amministratore delegato della Esperia richiede verbalmente al Comune di poter sospendere i lavori di manutenzione dell'hangar e delle altre opere per poter avviare l'attività di gestione dell'eliporto nel periodo invernale e di fatto dare inizio alla produzione di ricavi. La
risposta del Responsabile unico del procedimento (dottor Francesco Fregnan) è negativa; la risposta della Giunta Comunale è invece positiva. Il Responsabile del procedimento scrive il 16 dicembre che la richiesta di sospensione dei lavori non può essere accolta e argomenta che: ai sensi di legge, non vi sono circostanze speciali che impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d'arte; dare avvio all'attività di gestione dell'eliporto ha come diretta conseguenza la generazione di ricavi per il gestore, ad oggi non quantificabili, non previsti nel Piano Economico Finanziario presentato in sede di gara e parte integrante del contratto sottoscritto in data 11/06/2010. I ricavi generati prima del collaudo, data prevista da contratto quale inizio della concessione, modificano sensibilmente il Piano Economico Finanziario e quindi anche la durata della concessione stessa che avrebbe inizio prima di quanto previsto e sottoscritto; accogliendo l'istanza la data contrattuale di inizio della concessione, legata indissolubilmente alla fine lavori, subirà un ritardo, che però risulta solo formale perché di fatto la gestione sarebbe già iniziata. La Giunta comunale delibera il 20 dicembre di predisporre gli atti per la sospensione dei lavori dal 22.12.2011 al 01.04.2012 e di ridurre la durata della concessione sottoscritta con la società almeno del periodo di sospensione. La motivazione è che l'attuale congiuntura economica e finanziaria riduce la capacità espositiva di indebitamento delle società procurando, come nel caso di realizzazione di un'opera pubblica mediante capitale privato, un possibile rallentamento dei lavori; ai fini della sicurezza dei lavoratori nei cantieri mobili, l'attività di gestione dell'elisuperficie è incompatibile con la realizzazione dei lavori.
Fonte: deliberazione della Giunta comunale n. 207 del 20.12.2011