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Bufera in municipio

Redazione

01/06/2012
Mattinata turbolenta quella di martedì 22 maggio per gli uffici comunali e le abitazioni di sette persone, tra cui il sindaco Andrea Franceschi e mezza Giunta comunale, indagati a vario titolo per i reati più diversi: abuso d'ufficio, turbativa d'asta, violenza privata e rivelazione di segreti d'ufficio. Si tratta del sindaco Andrea Franceschi , il segretario comunale Agostino Battaglia, l'ex vicesindaco ed attuale assessore ai lavori pubblici e all'urbanistica Stefano Verocai, Enrico Pompanin, attuale vice-sindaco e nella passata legislatura assessore all'ambiente, Stefania Zangrando, membro della commissione di edilizia integrata, Luca Alfonsi ex assessore ai lavori pubblici e alla polizia locale ed il vigile urbano Alessandro Di Leo. Gli agenti della Guardia di Finanza, coordinati dal sostituto procuratore Antonio Bianco, si sono presentati con un mandato di perquisizione che ha portato anche al sequestro di cellulari, computer, agende e documenti in uso agli indagati. L'inchiesta è partita alcuni mesi fa dalle segnalazioni di alcuni dipendenti comunali ed è proseguita con le intercettazioni telefoniche. Secondo quanto ha riferito il pm titolare dell'inchiesta, Antonio Bianco, l'indagine riguarda una serie di appalti, tra cui quello relativo alla concessione del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Pare ci siano state presunte pressioni sull'ex responsabile dell'ufficio lavori pubblici, da novembre trasferito ad altro incarico. Motivo: i requisiti richiesti per la partecipazione al bando sui rifiuti sarebbero stati troppo "restrittivi". Dalle telefonate, e-mail e sms intercettati, secondo la procura, emergerebbe una «preparazione a monte inerente il futuro appalto rifiuti». Si presumono irregolarità anche nel progetto del campo da golf, nei Mondiali di sci di Cortina 2017 e l'eliporto di Fiames, nonché nell'assegnazione degli alloggi comunali, uno dei quali destinati al segretario Battaglia: anche in questo caso, per gli investigatori, «dal tenore delle telefonate appare stravolta la procedura pubblica volta alla corretta individuazione dei vincitori e, ancor prima, volta all'inserimento dei parametri legittimanti l'accesso».
Franceschi, Alfonsi, Zangrando e Verocai sono accusati anche di abuso d'ufficio e violenza privata nei confronti del comandante della Polizia Locale, Nicola Salvato. Vi sarebbero state pressioni esercitate verso il comandante affinché fossero non posizionati o rimossi dispositivi autovelox in determinati punti della viabilità comunale, con la minaccia della mancata riconferma all'incarico di capo dei vigili.

Ecco quanto dichiarato dal sindaco Franceschi  in merito ai controli negli uffici comunali e nella propria abitazione
(...) Nel merito, respingo con fermezza e nella maniera più assoluta tutte le accuse mosse da Emilia Tosi. Mi sento di dire che, qualora dovesse emergere che io avessi favorito anche in modo indiretto e marginale una persona a me vicina, non esiterei a lasciare immediatamente il mio incarico.
Ma questo non accadrà.
Quanto alla dott.ssa Tosi, si tratta di una dipendente che agisce sulla base di rancori personali, alla quale l'anno scorso era stato tolto il ruolo di responsabile proprio dell'Ufficio Lavori Pubblici, visti i molteplici problemi creati all'Amministrazione Comunale con bandi sbagliati, ritardi, imprecisioni e dimenticanze di ogni genere. Uno di quei dipendenti da me già definiti "Fantozzi"- che si credevano i padri padroni di un ufficio pubblico gestito in modo privatistico - e che in altri ambienti durerebbero 30 minuti prima di essere licenziati. Una dipendente, infine, che da ben tre mesi non risponde alle lettere, alle email, e alle telefonate della Giunta e che proprio per questo ha bloccato cantieri importanti come quello dell'urbanizzazione della zona artigianale di Pian da Lago.
Ma entriamo nel merito delle accuse che mi vengono mosse.
1. Bando per la raccolta dei rifiuti: è ovvio che la preoccupazione dell'Amministrazione da me guidata era che il bando fosse sufficientemente aperto da accogliere non una, non due, non tre, ma molte candidature, così garantendo la libera competizione e un vantaggio per il Comune. Chiesi pertanto a Emilia Tosi, che lo stava predisponendo, di non renderlo troppo restrittivo, perché così com'era sembrava quasi cucito su misura per qualche ditta particolare. I fatti poi dimostrarono quello che temevo: al bando sulla raccolta parteciparono solo tre aziende, a quello del controllo solamente una.
2. La stessa cosa si è verificata per l'appalto integrato di un immobile, detto "Casa del Capitano". Il bando prevedeva che in cambio della realizzazione di 20 appartamenti da dare in affitto agevolato a singles e giovani coppie, il vincitore entrasse in proprietà di una casa dimessa di proprietà comunale. Anche in quel caso, la preoccupazione era che le condizioni fossero così stringenti da rendere il bando quasi predisposto ad hoc per qualcuno, e anche in quel caso i fatti dimostrarono che avevamo ragione. Partecipò una sola ditta, il cui titolare aveva una fedina penale lunga un kilometro e con decine di arretrati nei confronti del Fisco italiano, condizioni che ci hanno portato a disdire il contratto di appalto.
Di che cosa stiamo parlando? Quale sarebbe il reato? Aver cercato di evitare i danni all'Amministrazione Comunale che la testardaggine e l'incapacità della dott.ssa Tosi hanno poi prodotto?
3. Per quanto attiene infine alla Polizia locale, la questione è destituita di ogni fondamento. Basta leggere gli sms che rappresenterebbero la prova dell'abuso di ufficio per rendersi conto della vicenda. Ecco quanto ho scritto al Comandante della Polizia Locale di Cortina.
Il primo sms: "Lo dico per l'ultima volta: mettete in magazzino etilometro e autovelox e lasciateli là altrimenti prendo provvedimenti.".
La seconda "Telelaser ad Acquabona. Cosa non vi è chiaro nelle disposizioni che vi ho scritto?" Come sindaco ritengo di avere il diritto e soprattutto il dovere di dare indicazioni su cosa fare e cosa non fare ai singoli dipendenti, individuando le priorità dell'Amministrazione Comunale senza paure e tentennamenti.
(...)

La breve dichiarazione di  EMILIA TOSI
Con riferimento alle dichiarazioni rese alla stampa dal Sindaco di Cortina d'Ampezzo nei miei confronti, seguite all'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto lo stesso Sindaco, altri Amministratori del Comune ed il segretario comunale, comunico che ho dato mandato al mio legale di presentare immediata querela per diffamazione e quant'altro ravvisabile nelle dichiarazioni medesime, gravemente e gratuitamente offensive nei miei confronti.

Stefano Ghezze in consiglio comunale chiede chiarimenti sulla posizione di Stefania Zangrando all'interno dell'amministrazione comunale
Ai sensi dell'art. 51 del Regolamento per il Funzionamento degli Organi Collegiali si chiede che vengano forniti ampi e dettagliati chiarimenti alla luce dell'indagine in corso da parte della Procura della Repubblica di Belluno in merito al ruolo ricoperto dalla dottoressa Stefania Zangrando che formalmente ci risulta essere membro della commissione edile integrata ma che da quanto traspare dalle notizie riportate dalla stampa nazionale e locale pare godere di diversa posizione all'interno dell'Amministrazione Comunale. Si chiede di essere messi a conoscenza di eventuali deleghe, incarichi o mansioni ricoperte dalla dottoressa Zangrando, in particolare se la stessa possa accedere liberamente al Municipio, al sistema informatico comunale, alla documentazione anche non di carattere edilizio conservata presso gli uffici, se sia mai stata autorizzata ad impartire direttive ai dipendenti.
Si chiede altresì di conoscere se esista un rapporto di consulenza, anche non formale, tra la giunta o parte di essa e la citata Zangrando.

SOSPENSIONE SOSPETTA DEI LAVORI ALL'ELIPORTO?
Stando alle notizie di stampa, «Sospetti ci sono anche sui lavori all'eliporto di Fiames: dalle telefonate tra Verocai ed una terza persona sembra trasparire che la giunta abbia autorizzato la sospensione dei lavori nonostante il parere contrario dell'ufficio tecnico» (Marco Filippi, Corriere delle Alpi, 23 maggio 2012). Considerata in questo caso la pubblicità degli atti, riteniamo interessante ricostruire i sommi capi di questa "sospensione", per consentire al lettore una propria valutazione dei fatti di cui si parla.
L'Eliporto di Fiames viene realizzato con la "finanza di progetto";  dopo una gara di appalto, la società privata Esperia Aviation Services spa (ed altri) firma con il Comune di Cortina un contratto di concessione per la progettazione, la sistemazione e la gestione dell'eliporto; il Comune non è gravato di spese e il soggetto privato rientrerà negli investimenti con i ricavi dell'attività per un certo numero di anni. Prima dell'inverno 2011-2012, l'amministratore delegato della Esperia richiede verbalmente al Comune di poter sospendere i lavori di manutenzione dell'hangar e delle altre opere per poter avviare l'attività di gestione dell'eliporto nel periodo invernale e di fatto dare inizio alla produzione di ricavi. La
risposta del Responsabile unico del procedimento (dottor Francesco Fregnan) è negativa; la risposta della Giunta Comunale è invece positiva. Il Responsabile del procedimento scrive il 16 dicembre che la richiesta di sospensione dei lavori non può essere accolta e argomenta che: ai sensi di legge, non vi sono circostanze speciali che impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d'arte; dare avvio all'attività di gestione dell'eliporto ha come diretta conseguenza la generazione di ricavi per il gestore, ad oggi non quantificabili, non previsti nel Piano Economico Finanziario presentato in sede di gara e parte integrante del contratto sottoscritto in data 11/06/2010. I ricavi generati prima del collaudo, data prevista da contratto quale inizio della concessione, modificano sensibilmente il Piano Economico Finanziario e quindi anche la durata della concessione stessa che avrebbe inizio prima di quanto previsto e sottoscritto; accogliendo l'istanza la data contrattuale di inizio della concessione, legata indissolubilmente alla fine lavori, subirà un ritardo, che però risulta solo formale perché di fatto la gestione sarebbe già iniziata. La Giunta comunale delibera il 20 dicembre di predisporre gli atti per la sospensione dei lavori dal 22.12.2011 al 01.04.2012 e di ridurre la durata della concessione sottoscritta con la società almeno del periodo di sospensione. La motivazione è che l'attuale congiuntura economica e finanziaria riduce la capacità espositiva di indebitamento delle società procurando, come nel caso di realizzazione di un'opera pubblica mediante capitale privato, un possibile rallentamento dei lavori; ai fini della sicurezza dei lavoratori nei cantieri mobili, l'attività di gestione dell'elisuperficie è incompatibile con la realizzazione dei lavori.

Fonte: deliberazione della Giunta comunale n. 207 del 20.12.2011