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Dalle Olimpiadi del '56 al ritiro ai mondiali del 2017, tra candidature varie e un referendum per placare le polemiche

Marco Dibona

01/06/2012
Dopo i VII Giochi olimpici invernali del 1956, Cortina non ha più ospitato eventi di quella levatura. Eppure ci ha provato, con le due candidature, per ottenere le Olimpiadi del 1988, assegnate invece alla canadese Calgary, e del 1992, che andarono ad Albertville, in Francia.

Quei tentativi infruttuosi furono segnati da spaccature, nella comunità, da contrarietà al progetto, da indagini e processi. Una decina di anni più tardi, Cortina fu coinvolta in un progetto più ampio, della Regione Veneto, per concorrere ai Giochi del 2006.

Domenica 16 novembre 1997, l'allora sindaco Paolo Franceschi chiese il parere della popolazione, con un referendum: su 5.839 aventi diritto, votarono in 3.610, pari al 61.82%. Prevalse il sì, con 2.029 voti, il 56.4%, contro 1.558 no, il 43.6%. L'esito passò al consiglio comunale, ci si impegnò con la Regione, ma il Comitato olimpico nazionale scelse Torino e i Giochi del 2006 si disputarono in Piemonte.

In quanto ai Mondiali di sci alpino, la storia recente conta tre candidature, con due sconfitte e un ritiro. Anche in questo caso, bisogna tornare indietro di molto, riandare sino al 1941, per vedere gare iridate sulla neve d'Ampezzo: allora si gareggiò sulla Tofana, ma c'era la guerra, le nazioni alleate non parteciparono e la Fis, dopo il conflitto, declassò quell'evento.

Trascorsero più di sessant'anni, prima di riprovarci. La candidatura per il 2013 si arenò, al congresso Fis di Città del Capo, del 29 maggio 2008, contro il trionfo dell'austriaca Schladming, dieci voti al primo turno.

Il tentativo fu portato avanti dall'associazione Coppa del mondo di Cortina, presieduta da Enrico
Valle, fu interamente finanziato dagli sponsor e si chiuse con un disavanzo di poche migliaia di euro. Per Cortina soltanto un voto, probabilmente del delegato italiano Gaetano Coppi, allora presidente della Fisi.

Subentrò il Comune, per la candidatura 2015. Ad Antalya, in Turchia, il 3 giugno 2010, il consiglio Fis scelse l'americana Vail, con 8 voti, contro 4 di Cortina e 3 di St.Moritz.

Il consiglio comunale del 19 agosto 2010 decise, all'unanimità, di riprovarci, per il 2017. Il comitato fu ridotto a soli quattro membri, presieduto direttamente dal sindaco Andrea Franceschi, dopo le vicissitudini della precedente esperienza. Con lui, i presidenti della Federazione italiana sport invernali e delle due istituzioni paesane che hanno fatto la storia dello sci in Ampezzo: il comitato Coppa del mondo e lo Sci club Cortina.

Ad affiancare il comitato strategico furono chiamati il direttore generale Martin Schnitzer, la segretaria Marta Gusman e il manager Renzo Minella. Fu inoltre creata una squadra operativa, di una ventina di persone, soprattutto giovani, per formare le nuove leve della dirigenza sportiva di Cortina. Poi il getto della spugna, sul ring di Kangwonland, in Corea, il 31 maggio 2012.