Ogni mamma lo sa (e anche molti papà): tutti quei bei vestitini allegri e colorati comprati per il proprio caro pargoletto, dopo qualche mese finiscono nell'armadio perché diventati, incredibilmente, troppo piccoli. E se moltiplichiamo per dieci anni la quantità di capi di abbigliamento acquistati, si capisce subito che sarebbe possibile riempire un intero negozio.
Per questo a Cortina è nata «L'Isola che c'è: libero scambio di abbigliamento per bambini da zero a 10 anni», per dire basta allo spreco in un mondo di sprechi.
Riassunto in uno slogan, può esprimersi così il principio di fondo che ha ispirato questa nuova iniziativa rivolta alle famiglie, da un'idea nata all'interno del gruppo Spazio Mamme (vedi box). Il nome scelto, L'Isola che c'è, vuole testimoniare che è possibile adottare un nuovo stile di vita, cominciando dalle piccole cose quotidiane, come appunto l'abbigliamento dei bambini.
Nelle famiglie di una volta, i vestiti si passavano da un fratello all'altro, e anche da un fratello a una sorella se possibile, badando più alla sostanza che alla moda.
Oggi, invece, già prima che nasca il bambino arrivano regali di tutti i tipi, scarpine e indumenti compresi. Alla nascita è poi un tripudio di doni di ogni genere e di solito sono immancabili i vestitini pensati per Ciccio Bello che sono già piccoli il giorno dopo il lieto evento. Da qui in poi è un susseguirsi di acquisti (sempre ovviamente indispensabili) da parte di genitori, nonni, amici e parenti, sicché a dieci anni un bambino ha già un corredo inestimabile, in gran parte messo da parte in soffitta perché ormai non serve più. «Con questa iniziativa - ci spiega Laura Conserotti, promotrice dell'Isola che c'è - vogliamo anche dare un segnale forte per contrastare il consumismo imperante che ci spinge a comprare sempre di più. A volte si tratta di acquisti necessari, ma spesso si tratta di cose inutili o quasi. Con l'abbigliamento infantile vogliamo dimostrare che non serve comprare tutto, molto si può riciclare senza vergogna, anzi siamo sicure che nessuno si accorgerà che si tratta di vestiti usati, perché sono davvero usati pochissimo, provare per credere».
La sede del «mercatino» è in via del Parco 1/A, vicino alla Scuola dell'Infanzia, nella saletta del Centro di Accoglienza. L'inaugurazione è avvenuta lo scorso ottobre e si è deciso di confermare come appuntamento fisso il primo mercoledì di ogni mese.
Quindi le prossime date saranno il 4 novembre, il 2 dicembre e così via, sempre dalle 9 alle 11.00.
Visto il successo superiore alle aspettative e viste le richieste delle mamme lavoratrici, per il 4 novembre si è deciso di raddoppiare l'appuntamento, con l'apertura anche serale dalle 20 alle 22. È necessario precisare che si accettano soltanto capi di abbigliamento, mentre per gli articoli «over size» come passeggini, girelli, fasciatoi, scarpe, scarponi, sci, tute, tutone, giocattoli e altro ancora, è prevista una bacheca di cerco-offro, in modo che lo scambio avvenga poi tra i diretti interessati. Lo spazio disponibile non consente infatti di tenere da parte anche articoli così ingombranti. Sempre per motivi di stoccaggio, ogni tre mesi i vestiti in giacenza saranno donati alla Caritas.
Per informazioni 340 8996960 o 349 3932480.
(BOX) Un appuntamento settimanale per tutte le mamme
Lo Spazio Mamme è nato nell'autunno 2007 dall'idea di due mamme volontarie all'interno del gruppo parrocchiale «Essere con...».
Dalla loro esperienza e dal loro contatto amichevole e professionale con altre mamme, era emersa la necessità di uno spazio che desse modo di parlare in libertà di tematiche legate alla famiglia e al rapporto con i figli in particolare. «Ci siamo accorte - spiega Paola Corvi, una delle fondatrici - che anche nelle maternità più serene ci sono dei momenti difficili, come i primi mesi dopo il parto o il periodo dei primi inserimenti al nido o alla materna che segnano il primo vero distacco tra madre e figlio. In queste fasi e in mille altre può essere d'aiuto parlare con altre mamme».
Lo Spazio Mamme è infatti ispirato ai gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto, un nome difficile per dire che all'interno non bisogna aspettarsi un esperto con le risposte pronte, bensì altre persone che hanno vissuto esperienze simili, pronte ad ascoltare prima che a dare consigli.
L'appuntamento è tutti i mercoledì dalle 10 alle 11.30 in via del Parco 1/a. Per informazioni cell. 347 5458454.