Mi riferisco alla ipotesi del signor Giorgio Marchesini - maestro di sci - sul numero 97 (giugno 2012) che vorrebbe il ripristino dell'aeroporto di Fiames.
Ritengo l'ipotesi semplicemente improponibile per una serie di motivi che brevemente enumero. Sono ben noti, a chi conosce Cortina, i pericoli gravi e insuperabili che hanno caratterizzato l'utilizzo di quella pista che ha visto una serie di incidenti causati tra l'altro, come è noto a tutti, dall'angustia della via di accesso e di decollo, e dalla esigenza di effettuare, specie in decollo, manovre che richiedono sempre la totale assenza di vento peraltro spesso presente lungo quella pista.
È inoltre auspicabile che all'inaccettabile inquinamento atmosferico causato a Cortina dal paranoico utilizzo dei mezzi di trasporto (in special modo durante i periodi di vacanze) non si aggiunga anche quello, non lieve, che sarebbe prodotto all'incontrollabile utilizzo di aerei privati. Il signor Marchesini fa riferimento alla località di Bariloche, in Argentina, ove egli ha lavorato. Voglio ricordare a chi non lo sapesse che la "località" di San Carlo di Bariloche è una città di oltre 110.000 (dico centodiecimila) abitanti, servita da un aeroporto internazionale ove atterrano e dal quale decollano compagnie di tutto il mondo! Non metto ovviamente in dubbio che l'aereo rappresenti tra gli altri un "utile apporto turistico" ma, mi consenta il signor Marchesini Marchesini, faccio una grande sforzo a ipotizzare un malauguratamente ripristinato aeroporto di... Fiames accostato a quello di Bariloche e come quello utilizzabile! Ritengo, per concludere, che la Cortina attuale( per quanto ai futuri Mondiali di sci mi vien fatto di dire... campa cavallo) abbia ben altre priorità divenute ormai - queste sì - improcrastinabili: la prima, ad esempio, quella di realizzare, finalmente, un sistema di circolazione che affranchi la cittadina dall'attraversamento in tutti i sensi e per tutte le direzioni dei mezzi di trasporto al fine di limitare l' inquinamento atmosferico e acustico e di renderla quindi più umanamente vivibile.
E poi ancora realizzare una molteplicità (ora mancante) di percorsi attrezzati ove poter camminare (attualmente uno dei pochi tratti destinati a tale scopo è il percorso della vecchia ferrovia). Di queste e altre cose ha bisogno Cortina: non certo del ripristino dell'aeroporto di Fiames.
Cordialmente
Avv. Bruno de' Costanzo