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PISCINA: DOVE ERAVAMO RIMASTI?

Associazione Comitato Civico Cortina

01/08/2012
Con riferimento alla decisione del sindaco Andrea Franceschi, ribadita nel Consiglio comunale del 12 luglio scorso, di non voler sistemare provvisoriamente la piscina pubblica di Guargné in attesa della nuova struttura che dovrebbe sorgere allo stadio olimpico, il Comitato Civico Cortina ha inviato al Sindaco una lettera di richiesta di ripristino della piscina.
Numerosi e continui sono i solleciti in questo senso da parte dei cittadini che si vedono privati di questo servizio. I soldi ci sono, e lo confermano gli insistenti contributi comunali a favore di candidature mondiali che continuano a risolversi in dei flop, mentre si lasciano cadere i tetti delle strutture pubbliche.


LA LETTERA

Ill.mo sig. SINDACO ANDREA FRANCESCHI
c/o Municipio di Cortina Corso Italia, 33
32043 Cortina d'Ampezzo

OGGETTO: piscina pubblica

Come Comitato Civico Cortina siamo a richiedere che il Comune di Cortina d'Ampezzo prenda atto delle necessità di ripristinare quanto prima un servizio essenziale per la collettività come quello della piscina pubblica.
Dal 29 gennaio 2012 l'impianto comunale di Guargné non è più agibile. I tempi per avere una nuova struttura sono altresì lunghissimi, considerato anche il tipo di soluzione programmata che prevede una ricostruzione dell'impianto all'interno dello Stadio; non è pensabile che passino anni senza la soluzione di una manutenzione dell'impianto esistente (in attesa di congiunture economiche migliori).
I cittadini di Cortina non possono e non devono subire ulteriormente i danni causati dallo stato di abbandono nel quale, nel corso degli anni, le diverse amministrazioni hanno relegato la struttura di Guargné.
Siamo consapevoli del fatto che la sua sistemazione non rientra nel programma di questa Amministrazione. Siamo però del pari convinti che un ripensamento sia opportuno, alla luce tanto della crisi economica che procrastinerà l'avvio delle opere pubbliche previste, quanto del crescente malcontento nelle famiglie che usufruiscono dei servizi.
È chiaro che l'Amministrazione ha il potere di decidere come crede, ma è anche vero che non ci si può promuovere nelle sedi nazionali ed internazionali quale un centro turistico sensibile alla cultura sportiva proponendosi per manifestazioni mondiali, ma poi lasciare i propri figli per anni con gli impianti sportivi in disarmo.
Sollecitati da numerose richieste di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema, continueremo in una forte attività di esortazione, in tutte le sedi che riterremo opportune.
Certi in un esito favorevole, porgiamo cordiali saluti.

Cortina d'Ampezzo, 2 agosto 2012

Associazione Comitato Civico Cortina
Il presidente
Marina Menardi