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LUCA ALFONSI É IL NUOVO PRESIDENTE DEI COMMERCIANTI

Marina Menardi

01/01/2009
Avvicendamento al vertice dell'Ascom per la sezione di Cortina. Luca Alfonsi, già membro della Consulta Ascom di Cortina d'Ampezzo, è stato nominato presidente dalla Consulta stessa mercoledì 17 dicembre, durante l'ultima riunione guidata da Ferruccio Tormen, che lascia in anticipo l'incarico in quanto ha cessato l'attività di commerciante. Lo Statuto in questo caso prevede la nomina di un «traghettatore» fino alla scadenza del mandato del presidente dimissionario, che sarà nella primavera del 2010. Alfonsi è anche consigliere comunale di maggioranza, nonché portavoce del sindaco Andrea Franceschi.
Un doppio ruolo che potrebbe essere conflittuale. «E' vero, sono dentro l'amministrazione e molto vicino al Sindaco, ma sono una persona molto trasparente - è la replica di Alfonsi. Per un anno o poco più può andare. A Cortina spesso i ruoli si intrecciano.
Certo in qualità di presidente dei commercianti dovrò fare l'interesse dei commercianti.
Per i commercianti sarà sicuramente un vantaggio. In qualità di presidente potrò fungere da snodo con l'Amministrazione comunale. Tutto comunque è alla luce del sole.
Sarà una prova di equilibrio e serietà, una sfida da affrontare. Mi auguro che non ci siano momenti da dare contro ai commercianti in qualità di portavoce dell'amministrazione comunale.» All'indomani della nomina, Luca Alfonsi lancia subito una proposta volta ad allungare il periodo di apertura dei negozi a Cortina d'Ampezzo, sulla quale vorrebbe lavorare: un aumento sostanzioso della tassa sui rifiuti ai commercianti che non tengono aperto i loro esercizi anche nel fuori stagione. Molti di essi, infatti, tendono ad aprire solamente nei periodi di alta stagione, per poi chiudere i battenti nel resto dell'anno. «Bisogna lavorare su una maggiore apertura durante l'anno degli esercizi commerciali
- ha detto Alfonsi -, trovando un'escamotage per incentivare i commercianti a farlo. Si potrebbe, ad esempio, triplicare la tassa sui rifiuti a coloro che aprono al di sotto del 50% dei giorni annuali. In altri centri turistici già lo fanno: ti mettono nella condizione di risultare in qualche modo sgradito se non aderisci all'iniziativa».