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LIBERALIZZAZIONI: LE NUOVE MISURE DEL GOVERNO RIMUOVONO ALCUNE BARRIERE, MA ANCHE IL CONSUMATORE DOVRÀ FARE LA SUA PARTE

01/03/2012
Il decreto "Cresci Italia", approvato di recente dal governo Monti, ha tentato di inserire importanti novità riguardo concorrenza e liberalizzazioni in diversi settori dell'economia italiana. Le misure oggetto del decreto avevano come obiettivo quello di rimuovere alcune barriere permettendo così a un maggior numero di operatori di entrare nel mercato e, quindi, influenzando positivamente produttività e occupazione. Il "pressing" delle lobby, però, è stato ancora una volta decisivo: a seguito dei numerosi emendamenti richiesti dai partiti e dalle varie categorie, il testo finale del decreto è stato più volte rivisto.
Se da un lato la squadra politica si è rivelata complicata da raggiungere, dall'altro saranno i consumatori a verificare se la diminuzione dei prezzi e il miglioramento dei servizi effettivamente ci saranno.

FARMACIE
Il decreto introduce un nuovo quorum per le farmacie: dopo una lunga e tesa trattativa il rapporto è stato fissato a una farmacia ogni 3.300 abitanti, con una riduzione rispetto al limite precedentemente stabilito di una licenza ogni 5.000 per i comuni con meno di 12.000 abitanti, e ogni 4.000 per i comuni oltre 12.000 abitanti. Di conseguenza, saranno quasi 5.000 le nuove farmacie che verranno assegnate con bando pubblico entro i prossimi dodici mesi. Nelle Regioni inadempienti, quelle cioè che non avranno assegnato le licenze entro il termine di cinque mesi previsto per legge, interverrà d'ufficio un commissario di governo. Abbiamo chiesto ad Alessandro Pirovano, titolare della Farmacia Internazionale di Cortina, se ci saranno dei contraccolpi anche per le farmacie locali.

Che cosa cambierà a Cortina?
A Cortina cambierà poco, se non niente. Il numero di farmacie qui è già sovradimensionato rispetto al numero di abitanti. La terza farmacia, infatti, era stata data in concessione quando Cortina aveva una popolazione superiore ai 10.000 abitanti.
Quali sono le ragioni della levata di scudi della vostra categoria, quella dei farmacisti titolari?
Il problema risiede nel fatto che la riforma non è stata concordata con le parti interessate. È stata calata e imposta dall'alto. Sarà stravolto un sistema che funziona e che l'Europa ci invidia.
Il rapporto armonico all'interno del quale lavoravano le industrie del farmaco, la catena di distribuzione e le farmacie sarà incrinato dagli effetti di questo decreto.
I turni, orari, sconti sui farmaci (anche di fascia A) saranno liberi: tutti miglioramenti per gli utenti. Cosa ne pensate?
Per noi non sarà un problema: non penso che aderiremo allo sciopero; non vale la pena fare serrate, più di qualcuno all'interno di Federfarma condivide quest'opinione. Il guadagno sui farmaci è già molto limitato, era già stato limato più volte anche in passato. Il farmaco per noi è un costo, più che un guadagno: ovviamente il servizio va garantito, ma l'utile è praticamente è uguale a zero.
Il reddito di una farmacia deriva da altre parti, non dalle ricette. Per questo, nel corso degli anni, il farmacista ha dovuto imparare a calibrare l'offerta in base al suo bacino d'utenza, facendo investimenti consistenti nella formazione del personale e nella proposta di servizi diversificati. Da questo punto di vista è diventato a tutti gli effetti un imprenditore, nonostante l'utente finale continui ad avere una visione piuttosto limitata del suo lavoro. La riforma si ripercuoterà negativamente su quelle farmacie il cui mercato, per forza di cose, è rimasto maggiormente legato alla ricetta. Gli orari e i turni liberi finiranno per penalizzare le piccole farmacie, quelle che dispongono di minori risorse economiche e di risorse umane limitate. Per Cortina non sarà un problema: c'è sempre stata grande collaborazione tra le farmacie presenti per quanto riguarda orari, turni e ferie e continuerà a essere così.
Qual è il pericolo insito nella riforma, secondo il vostro punto di vista?
Ci sono diverse "Italie": quello che succede qui non è valido universalmente per tutto il territorio italiano. In certe zone ci sono persino difficoltà per ottenere i rimborsi sui farmaci da parte del Servizio Sanitario
… In tante realtà non sarà più possibile mantenere il servizio. Sul mercato si inseriranno le grandi catene di distribuzione del farmaco (come ad esempio Boots) con i loro punti vendita; chi non ha saputo creare un polo di attrazione con una valida offerta per la salute sarà tagliato fuori". Concludendo, le misure varate dal Governo permettono a un maggior numero di operatori di entrare sul mercato e, in questo senso, sono comprensibili le lamentele dei farmacisti titolari. Allo stesso tempo però, agli utenti verranno offerte più opportunità di risparmio poiché le farmacie saranno incentivate a essere più competitive sui prezzi e sull'offerta di servizi. Non dimentichiamo l'altro importante strumento nelle mani dei consumatori: molte sono le farmacie, parafarmacie ed erboristerie che offrono i propri prodotti on-line a prezzi veramente competitivi.

BENZINE
Cambia poco per i consumatori: a partire dal 30 giugno, i gestoriproprietari potranno acquistare il 50% dell'erogato da qualsiasi produttore o rivenditore. Secondariamente, presso i distributori sarà liberalizzata la vendita di prodotti "non oil" come ad esempio giornali, tabacchi o generi alimentari. Dunque, agli utenti non resta che cercare il punto di rifornimento più conveniente. Allo scopo sarebbe utile trovare una tabella riassuntiva dei prezzi applicati dai vari distributori di Cortina in un punto centrale del paese (come quelle che si trovano nelle autostrade).

TAXI
Anche nel campo dei taxi, a Cortina le novità saranno poche. A decidere su nuove licenze saranno i Comuni e questo a vantaggio di una forte diversificazione del servizio in base alle esigenze specifiche del territorio. Parlando con Renzo Pompanin, presidente della Contac (Consorzio Taxi Autonoleggio Cortina) è emerso come la realtà di Cortina sia molto diversa da quella delle principali città italiane dove ha preso vita la vivace protesta dei taxisti. Il Consorzio raggruppa 14 delle 16 licenze di taxi presenti sul territorio di Cortina, e copre il servizio per tutti e dodici i mesi dell'anno; nei periodi di maggior afflusso come Natale e Ferragosto i taxi rimangono a disposizione per l'intero arco delle 24.
Fuori stagione, quando per legge sarebbero obbligati a prestare servizio solo fino a quando sono attivi i mezzi pubblici, l'orario di lavoro va comunque dalle 7 di mattina fino alle 2 di notte o alle 5 se prefestivo.
Cosa cambia qui a Cortina?
Non cambierà assolutamente niente. Un aspetto positivo ci sarà se andrà in porto, come sembra, la cosiddetta extraterritorialità del servizio, in base ad accordi tra comuni limitrofi, ci sarà un miglioramento nella copertura del servizio sul territorio. Un altro passo avanti per gli utenti potrebbe arrivare dall'obbligo di rendere pubbliche le tariffe: ora noi taxisti siamo obbligati a uscire con il tassametro e solo all'arrivo siamo in grado di dire al cliente quanto viene a spendere. In molti casi questo scoraggia chi vorrebbe sapere in partenza l'ammontare della spesa".
Aumenterà il numero dei taxi?
Il contingente delle licenze, ritengo, non aumenterà: il valore di una licenza qui è del tutto trascurabile, se paragonato a quello di una licenza di una città dove può arrivare anche a 300/400 mila euro. Lo dimostra il fatto che in comune a Belluno, già da qualche anno, sono ferme e non reclamate 8 licenze che verrebbero date a titolo gratuito (fatte salve le spese "vive" dovute agli adempimenti burocratici del caso).
Lasciando da parte quanto previsto dal decreto, in cosa si potrebbe migliorare, cosa chiedereste come categoria a un ipotetico tavolo delle trattative?
Per dare la possibilità al servizio di sopravvivere, sarebbe bene che i Comuni prevedessero delle deroghe e mi riferisco in particolare al fatto che i taxisti non possono, per legge, avere un' altra attività.
In un posto come Cortina, soggetto a un'alta stagionalità, i periodi morti alla lunga pesano.
Fuori stagione i turni sono coperti da due o tre macchine alla volta, ma il resto?