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MINORANZE PREOCCUPATE PER L'ACCORDO DI PROGRAMMA TRA COMUNE E REGIONE VENETO: «UN PROGRAMMA DI SPECULAZIONI CHE STRAVOLGE IL PAESE»

Marina Menardi - Edoardo Pompanin

01/03/2012
Un programma di speculazioni edilizie». Così i consiglieri di minoranza definiscono il recente Accordo di programma siglato tra la regione Veneto e il comune di Cortina. Enrico Valle, Gianpietro Ghedina, Luigi Alverà e Roberto Gaspari di "Cortina Dolomiti" e Michele Dimai di "Cortina oltre il 2000" hanno espresso tutto il loro disappunto sull'operazione. «L'annuncio trionfalistico sugli investimenti per 150 milioni di euro ci ha incuriosito, visto che nel percorso di questi cinque anni non c'è mai stato proposto niente di tutto ciò» hanno spiegato i consiglieri. «C'era una delibera di Giunta del 2010 riguardante un accordo procedurale con la Regione in cui venivano date alcune indicazioni per l'accordo sulla riqualificazione della zona della stazione, della pista di bob, lo spostamento della piscina da Guargné allo stadio e il tunnel di San Vigilio di Marebbe, tutte operazioni che dovevano essere fatte tramite il project financing - hanno spiegato i consiglieri. Una successiva delibera della primavera del 2011 ha delineato i progetti specificando che tutto ciò era in funzione dei Mondiali di sci. Ecco che dopo un anno arriva la delibera della Regione in cui si prende atto di quanto proposto. Non vengono menzionati contributi pubblici, sparisce il tunnel con San Vigilio di Marebbe e vengono modificati i parametri richiesti dal Comune». Secondo le analisi dei consiglieri di minoranza, i posti auto in stazione non sono 2000, come annunciato da Franceschi, bensì 550; l'auditorium non è da 800 posti, bensì da 500; inoltre, nell'operazione di progetto di finanza con i privati compaiono volumi non solo alberghieri, ma anche residenziali. «È comparsa una zona dove una parte delle volumetrie residenziali e residenza turistico-alberghiera dalla stazione vengono spostate in un'area comunale a Gilardon» hanno fatto notare le minoranze. «Inoltre, una parte dell'utile che il Comune ricava da queste operazioni dovrà andare alla Regione per pagare il progetto della strada di scorrimento: un progetto dal costo di 4 milioni di euro che sarà pagato dalle tasche dei cittadini». Secondo i consiglieri di minoranza questa operazione sarà molto più invasiva sul territorio di quanto sia stato occupato negli ultimi trent'anni. Critiche anche sui tempi: «L'Amministrazione dice che queste operazioni partiranno nel 2013, ma riteniamo che i tempi saranno molto più lunghi, visto come funziona la burocrazia e visto che non ci sono ad oggi progetti pronti». Operazioni che, hanno accusato i consiglieri, potranno vedere solamente finanziatori esterni a cui sarà «svenduto il paese» e che potrebbero portare grossi danni all'economia della gente del posto. «Il centro commerciale in stazione porterebbe una grande concorrenza ai negozi in Corso Italia. Per quanto riguarda gli alberghi, le presenze stanno calando, e le nuove strutture metterebbero in difficoltà quelle già esistenti. Il paese è in calo, il turismo fa fatica, e noi stiamo consegnando Cortina in mano a poteri forti. Sembra giustificare la volontà di fare qualcosa, piuttosto che risolvere il problema del turismo». I consiglieri hanno confrontato la delibera di Giunta in cui si dava mandato al Sindaco di aumentare i volumi esistenti di 100.000 metri cubi, constatando che Franceschi è andato oltre il mandato, portando gli aumenti a 150-170.000 metri cubi. «Tutto ciò cozza con quanto sbraitato finora da Franceschi contro le speculazioni, contro il Piano Casa, contro gli apiari» hanno detto i consiglieri. «Il Comune può anche fare opere in proprio, senza trattare con il privato. Si possono fare mutui. Inutile vantarsi di non aver fatto mutui, e poi finire il mandato senza nessuna opera, a parte la palestra di roccia tanto discussa». Vengono messe in luce le opere in progetto di finanza già approvate: l'eliporto a Fiames e il parcheggio in piazza ex Mercato. «Queste due opere non decollano, eppure sono già state assegnate. Cos'è successo?». Non viene risparmiato nemmeno il progetto del parcheggio interrato in largo Poste: «Era stato progettato un parcheggio su tre piani. Uno è stato venduto; un altro è stato stralciato. Ne è valsa la pena aver venduto dei posti macchina per finanziare l'opera e trovarsi con gli stessi posti auto di prima?» In conclusione, i due gruppi di minoranza "Cortina Dolomiti" e "Cortina oltre il 2000" hanno annunciato che si scioglieranno e chi lo riterrà potrà convergere nel nuovo gruppo che si presenterà alle prossime elezioni amministrative di maggio.