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INIZIA A COMPORSI LA SCACCHIERA PER LE AMMINISTRATIVE DI MAGGIO

Alice Gaspari

01/01/2012
Non ha ancora né nome, né simbolo la prima lista che annuncia la propria candidatura alle prossime elezioni, ma senza dubbio ha le idee molto chiare nel presentarla Eddy Demenego, che per ora ne è il portavoce. Non aspettatevi dei nomi: i tempi non sono ancora maturi per decidere chi alla fine entrerà in lista. È abbastanza indicativo tuttavia sapere che il gruppo è attualmente composto da una quarantina di persone tra le quali imprenditori, professionisti, consiglieri ed ex consiglieri comunali, ex assessori, persone che avevano intenzione di presentare una propria lista, tutta gente che ha o ha avuto ruoli importanti in vari settori del Paese amministrativi, politici, imprenditoriali, nelle associazioni; l'idea è quella di comporre una lista di giovani che abbiano però una buona dose di esperienza.

Signor Demenego, la lista è direttamente collegata al Comitato Civico Ampezzo?
Assolutamente no, facciamo subito chiarezza su questo dubbio: il Comitato era nato spontaneamente in occasione della bocciatura, da parte di questa amministrazione, del progetto di tangenziale dell'Anas: la famosa variante alla S.S.51 di Alemagna.Poi siamo intervenuti in alcune altre circostanze, come il Piano Casa e lo Skate Park alle scuole, ma è un'esperienza strettamente collegata al discorso sulla viabilità e lì si esaurisce.

Ma a parte Lei, che ha sempre firmato gli interventi, da chi altri è costituito questo Comitato?

Da imprenditori, ma con questo tipo di Sindaco nessuno si fida ad esporsi.

Che tipo di Sindaco è Andrea Franceschi secondo Lei?

È troppo giovane, troppo autoritario, non ha esperienza; in generale l'amministrazione non è capace di dialogare, non ammette mai la possibilità di avere fatto degli errori. Quella di Franceschi è una forma di pessima politica, perché discutere con la gente è l'unico modo per risolvere i problemi; non si può ignorare il pensiero generale di una popolazione; loro non sanno confrontarsi con nessuno, con le associazioni, con le istituzioni, non sanno confrontarsi in campo politico; c'è un'incapacità in questo senso che è drammatica. Noi pensiamo sia di gran lunga la peggiore amministrazione degli ultimi 40 anni.

Parliamo della nuova lista: sarà una lista civica o contate di avere il simbolo di qualche partito?

Sarà una lista civica.

Come vi state muovendo?
Abbiamo iniziato a trovarci a luglio tra persone che volevano presentare una propria lista e ora stiamo camminando insieme, accomunati dalla delusione per questo Sindaco e per il modo in cui ha disatteso le aspettative dei suoi elettori. Con noi ci sono alcuni ex consiglieri ed assessori ed è stata una scelta necessaria perché ci siamo resi conto che la macchina comunale sta perdendo i pezzi, è rovinata e c'è bisogno di qualcuno che abbia già una vasta esperienza di come dovrebbe funzionare per riuscire a rimetterla in piedi. Stiamo preparando una bozza di programma e non appena sarà pronto il gruppo verrà allargato. Stiamo cercando innanzitutto di racimolare dati, soprattutto economici, perché solo questi possono inquadrare in modo scientifico la situazione del Paese e su questi vogliamo basare il nostro programma. Solo alla fine decideremo insieme chi nel gruppo dimostra di avere più possibilità e capacità per poter ricoprire determinati ruoli in Comune.

Ah, allora siete stati voi a commissionare il famoso sondaggio per raccogliere dati.... !

No! Noi non c'entriamo nulla. Secondo noi è stato il Sindaco per conto suo ed è stata una mossa intelligente. L'esperienza a livello nazionale però ci insegna che le coalizioni che nascono solo per mandare via qualcuno non hanno grande successo o comunque alla lunga non reggono... Infatti concordiamo tutti sulla necessità di individuare almeno 10 punti programmatici fondamentali sui quali trovare un accordo totale, perché ognuno di noi poi si dovrà impegnare a sostenere la giunta per tutti e cinque gli anni del mandato. Su molti punti l'accordo c'è già ; quelli in cui ancora manca sono quelli per definire i quali stiamo ancora aspettando i dati; una volta in possesso dei dati troveremo sicuramente un'intesa. Se poi, su questioni di importanza marginale, non riusciremo a convergere, pazienza, faremo a meno di includere questi punti nel programma.

Allora, vogliamo parlare di questo programma? Quali sono i punti fondamentali che proporrete agli elettori?
Pacificazione del paese. Innanzitutto vogliamo ricreare la fiducia tra la gente, per poter lavorare uniti; troviamo indispensabile riappacificare il Paese che è stato diviso dalla politica di questa amministrazione. Decoro ambientale. In secondo luogo vogliamo stanziare un budget significativo per i prossimi cinque anni per ridare al nostro ambiente il decoro che merita: basta terreni incolti, sentieri non tracciati, ecc...

Ma l'amministrazione Franceschi si è data da fare in questo, istituendo la commissione per le migliorie sul territorio...

L'idea infatti era buona, ma non sono riusciti a portarla avanti; Valpot ha fatto un lavoro stupendo, ma non è stato supportato dagli assessori preposti. Rispetto della volontà popolare espressa col referendum del 2007. Il Sindaco ha cancellato la volontà popolare espressa col referendum; ha dichiarato di aver fatto quello che poteva ma in realtà non ha fatto niente, limitandosi a inviare i dati a Roma, atto dovuto per legge.

Se non sbaglio aveva delegato il suo vice Paola Valle a seguire l'iter del referendum...
Infatti si è visto come è finita, non ha potuto fare niente! È il Sindaco che comanda e decide, perché ha il potere di dare e togliere gli incarichi. Poi è lui che deve dialogare con le istituzioni, solo il Sindaco rappresenta il Paese nelle sedi istituzionali, non può delegare altri per questioni così importanti. Nel nostro gruppo abbiamo la consapevolezza del dover soddisfare le necessità della popolazione e una necessità inderogabile per noi è quella di portare avanti la lingua e la cultura ladina. La minoranza ladina è una delle pochissime esistenti veramente autoctona in Italia e merita tutta la salvaguardia dell'articolo 6 della Costituzione. Siamo stati divisi dal Fascismo e ora vogliamo tornare uniti.

Si è parlato di un paese diviso dall'amministrazione, ma non si può ignorare il fatto che anche il referendum abbia diviso il paese: abbiamo assistito in quei giorni ad episodi di vero fanatismo, con scritte offensive e lettere minatorie, rivolte a chi si era dichiarato contrario...
Non c'è alcuna possibilità di paragonare le divisioni causate dal Sindaco a quelle del referendum: le prime sono dovute ad un atteggiamento caratteriale del Sindaco, le seconde alla volontà della maggior parte della popolazione che vuole salvare la propria cultura, le tradizioni e la sua storia, a fronte di chi non ritiene prioritaria questa scelta. In democrazia la volontà popolare si esprime con il voto e ci dispiace di non essere riusciti a far capire a tutti le nostre esigenze. Per quanto riguarda le scritte e le lettere minatorie, meritano l'attenzione di una lettera anonima.

Altri punti salienti del vostro programma?
Problema della prima casa. Naturalmente come tutti sentiamo l'urgenza di trovare una soluzione a questo gravissimo problema che affligge Cortina; stiamo studiando soluzioni alternative al diritto di superficie, perché temiamo che, stando in Italia, prima o poi venga annullato per legge dal governo: potremmo perdere tutte quelle case costruite per i nostri residenti. Il momento giusto, per dare una svolta, sarebbe stato il varo della legge detta Piano Casa: il Sindaco avrebbe sì dovuto bloccarlo, come ha fatto, ma sarebbe dovuto subito andare a Venezia e a Roma a presentare una soluzione adattabile alla montagna e Cortina avrebbe dovuto fare da capofila a tutti i Comuni assillati dal problema dell'abitazione per i residenti e dalla speculazione edilizia. Non si possono rincorrere le leggi; esse vanno cambiate nel momento in cui vengono discusse, solo così si ottengono effetti positivi.

Ma un Sindaco che va a battere i pugni sul tavolo perché vuole andare in Alto Adige, può poi permettersi di andare a Venezia o a Roma a chiedere trattamenti di favore?
Certamente il Sindaco non ha mai battuto i pugni sul tavolo per sostenere il referendum. Sono due cose diverse: la questione culturale non c'entra coi problemi sulla casa; un Sindaco può parlare dell'articolo 6 della Costituzione e contemporaneamente dei problemi dei paesi turistici che non vengono tenuti in considerazione, purché lo faccia con intelligenza e nelle sedi opportune. Per continuare sul Piano Casa, secondo noi, il proibire tutto subito senza valutare bene le situazioni è stato un errore: non hanno nemmeno cercato di capire a quanti dei nostri residenti sarebbe stato utile.

Forse, a fronte del numero di seconde case che abbiamo, non ci sono stati molti dubbi su chi e in che misura ne avrebbe approfittato...
Non è vero: intanto ci sono molti condominî, che non possono usufruire del Piano, poi, se guardiamo i fatti, ad oggi sono pervenute solo due domande. Comunque avrebbero prima dovuto esserne certi. Ora ci troviamo con una delibera secondo me fuorviante che non serve a nulla e sa tanto di proclama elettorale.
Ripristino della macchina comunale. Mandare via tutti i dirigenti è stata una scelta molto avventata; per non parlare di tutti i cambiamenti, trasferimenti, ecc... Ci vuole serenità e noi abbiamo intenzione di ristabilirla.
Rivedere le basi della promozione turistica, fondandole su dati scientifici. Bisogna ripristinare la partecipazione delle associazioni perché oltre a dare maggior risalto al valore dell'associazione, agevola e semplifica il dialogo e la condivisione dei programmi; sarà poi compito dei vari presidenti quello di informare e coinvolgere nei progetti i propri associati. Poi bisogna avere un piano almeno ventennale basato su un'analisi completa e corretta di ciò che Cortina offre a qualsiasi livello e in base a questo decidere quali sono le strutture indispensabili da costruire o migliorare nel paese. In questo senso è fondamentale la presenza del Comune all'interno del Consorzio.

Ora come ora c'è una fortissima presenza dell'amministrazione all'interno del Consorzio...

Sì, ma senza le idee! Prendiamo ad esempio il Golf: il Comune ha dato un milione e seicentomila euro in vent'anni per il Golf; siamo tutti assolutamente convinti che ci debba essere un campo da Golf a Cortina, ma se non si reperiscono i terreni per costruire le altre 9 buche rimarrà un'opera inutile. Anche in questo caso l'amministrazione ha fatto un errore: ha deciso di dare 80 mila euro all'anno tanto per poter dire ... "Ecco, ho fatto qualcosa". Non avrebbe dovuto dare soldi a chi per altro non li aveva nemmeno chiesti, ma piuttosto assumersi l'onere di trattare coi privati per reperire i terreni per poterlo completare, perché il Comune ha molte più possibilità di riuscirci rispetto a un privato.

Ma ci hanno provato, cosa si può fare contro l'ostinazione di alcuni privati?

Anche in questo caso ci vuole intelligenza e capacità di mediazione, bisogna andare incontro e il Comune può. Anche alle seconde case, anziché criminalizzarle, va riconosciuta la fetta importante che hanno nella nostra economia, anche nel settore turistico; bisogna includerle nella programmazione e i proprietari devono aderire allo sforzo generale.
Tradizione dello sport. È nostra intenzione supportare e valoriz zare la nostra magnifica storia sportiva; ricordiamoci che siamo il paese più medagliato d'Italia, in proporzione al numero di abitanti. Inizieremo riaprendo la pista di bob; altre azioni dobbiamo ancora metterle a punto. In inverno viviamo di sport e più adegueremo le nostre strutture, più possibilità avremo di allungare le stagioni e di migliorare l'andamento economico.
Viabilità. Siamo tutti convinti della necessità di avere una tangenziale, è necessario condividere un piano e realizzarlo; prima o poi riusciranno a fare arrivare l'autostrada fino a Pieve, allora la circolazione in Cadore sarà un disastro. L'idea migliore rimane secondo me quella in galleria.

Però rimane il fatto che più grandi sono le strade, più traffico portano...
È inutile illudersi che i tir smetteranno di passare di qua; evitare l'autostrada a loro conviene moltissimo per il risparmio sui pedaggi e sul carburante.

E l'ipotesi dei pedaggi sui passi?
È impossibile, non si può in alcun modo imporre un pedaggio bloccando una statale.

Altri programmi sulla viabilità, ad esempio l'ipotesi aeroporto?
Stiamo vagliando le possibilità reali: per realizzare un aeroporto ci vogliono studi approfonditi sulle correnti ascensionali che registrino la situazione 365 giorni all'anno; ricordiamoci che sono caduti due aerei. Poi naturalmente ci sono i parcheggi: non vanno fatti dove sono stati progettati dall'amministrazione Franceschi, è ridicolo farli lì; il posteggio fondamentale per il paese rimane quello della stazione.

Cosa fareste del parcheggio in Largo Poste, dove già sono stati venduti molti posti auto, se veniste eletti?

Non andremmo avanti, troveremmo una soluzione diversa: chi ha comprato un posto auto in Largo Poste potrebbe non avere problemi a spostarsi solo di un'ottantina di metri per averlo in stazione... sempre che i contratti fatti dall'amministrazione lo permettano. Poi stiamo valutando altre possibilità.
Alberghi. È stata fatta una buona cosa con l'apertura dello Sportello Unico, ma non è sufficiente, bisogna fare un ulteriore salto di qualità. È necessario trovare il modo per permettere loro di autofinanziare le ristrutturazioni. Il P.R.G. del '79 li ha ammazzati non prevedendo alcuna possibilità di aumento volumetrico. È fondamentale trovare un modo per permettere il rinnovamento delle strutture alberghiere, perché senza alberghi non si può fare turismo. Come dicevo, altri punti programmatici sono in fase di elaborazione.

Secondo Lei, alla fine, quante saranno le liste in gioco?
Credo quattro.

Ci sarà quella di sinistra che vuole presentare Reolon?

Sì, ci sono già diversi nomi.

E l'altra?

Sappiamo che ce n'è un'altra in formazione e anche in questo caso conosciamo già diversi nomi; non hanno le nostre stesse idee.

Ma non saranno troppe?

Per noi non sarà un problema, perché siamo determinatissimi a vincere. Sappiamo che tipo di programma abbiamo e con quanta accortezza lo stiamo stilando e sappiamo che persone siamo e che verremo giudicate sulla base delle esperienze passate di ognuno di noi, in particolare di quelli che saranno in lista.

Non è dato sapere nemmeno chi sarà il candidato Sindaco?

L'unica cosa certa è che non sarò io e non sarò nemmeno in lista; darò tutto l'aiuto che posso per i prossimi cinque anni. Riteniamo che i candidati debbano essere giovani... ma non troppo!