Il mese di ottobre è risultato più caldo e più piovoso del normale. Nelle prime 3 settimane del mese si sono avute 3 distinte fasi di tempo perturbato o uggioso, separate da giornate di tempo in prevalenza soleggiato. Nella quarta settimana, dopo un iniziale, moderato episodio di maltempo, le condizioni sono migliorate sensibilmente e negli ultimi 5 giorni il tempo è stato bello e stabile.
Le temperature medie mensili nelle valli sono risultate mediamente 2°C superiori alla norma. Nella prima metà del mese si sono verificate alcune oscillazioni di una certa entità, con afflussi di aria fredda, seguiti da avvezioni di aria più calda, mentre nella seconda metà del mese i valori termici si sono mantenuti sempre al di sopra della norma, con poche variazioni degne di nota. Lo zero termico è variato fra un minimo di 2010 m del giorno 5 ed un massimo di 4060 m del giorno 21. Per il capoluogo di provincia la temperatura media dell’anno in corso, aggiornata con il mese di ottobre, continua a rimanere ben al di sopra della norma, con un’anomalia (+1.5°C), che se venisse mantenuta fino al 31 dicembre, farebbe del 2024 l’anno più caldo in assoluto da quando si effettuano misurazioni ufficiali a Belluno.
Le precipitazioni totali mensili, variabili in media fra i 200 e i 400 mm, sono state ovunque abbondanti, ancor di più del mese di settembre, che era già risultato molto piovoso. Un ottobre piovoso si era avuto anche l’anno scorso e nel 2020. Lo scarto dalla norma varia fra il 60 ed il 110% (a Col Indes di Tambre sono caduti in tutto 457 mm, ovvero più del doppio rispetto al suo valore normale). Gran parte del totale mensile è stato registrato, come detto, nelle prime tre settimane del mese, con alcuni episodi di pioggia abbondante, soprattutto sulle Prealpi e sulle Dolomiti meridionali. Anche la frequenza delle precipitazioni è stata decisamente elevata rispetto a quanto climatologicamente atteso, con 10-16 giorni piovosi, a seconda delle zone, a fronte degli 8-9 giorni piovosi normali. La neve è caduta oltre i 1500-2000 m nella fase di maltempo di inizio mese, in maniera anche copiosa oltre i 2000 m. Nei successivi episodi di maltempo, invece, il limite delle nevicate è risultato molto più alto, in genere superiore ai 3000 m. Il bilancio pluviometrico da inizio anno continua a mostrare surplus notevoli, con scarti che vanno dal 40 all’80%. A Sant’Antonio Tortal, fra gennaio a ottobre, sono caduti circa 1000 mm più del normale (2393 mm contro una media di 1329). Con le abbondanti piogge di questo mese, il 2024 è diventato il secondo anno più piovoso dell’ultimo quarantennio, dopo il piovosissimo 2014.
Eventi o fenomeni particolari da ricordare di questo mese:
• Giorni 3 e 4: in circa 48 ore cadono 253 mm di pioggia a Roncad din, sopra San Martino d’Alpago;
• Giorno 8: piogge molto abbondanti in diverse zone delle Prealpi, della Valle di Zoldo e del basso Agordino. In circa 10 ore cadono 280 mm a Valpore (alta Valle di Seren), 220 a Schievenin, 157 in Cansiglio, 155 a Col di Pra’ (Valle di San Lucano), 143 a Soffranco di Longarone e 132 mm a Feltre. A Valpore l’intensità di pioggia assume caratteri di eccezionalità: i 247 mm caduti in sole 6 ore rappresentano il record assoluto per la montagna veneta da quando si effettuano misure ufficiali. Le piogge provocano dissesti idrogeologici diffusi in Val di Schievenin e localmente anche nel Feltrino; 2
• Giorno 18: di nuovo piogge localmente abbondanti e di nuovo è la stazione meteo di Valpore a misurare i valori più elevati, con 166 mm in circa 24 ore, 152 in Cansiglio e 120 mm a Col di Pra’.
In tutto si sono avuti 10 giorni soleggiati, 15 instabili e 6 giorni di prevalente maltempo
(Fonte: ARPAV. – Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio)