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Mario Ferruccio Belli ci ha lasciato

Marina Menardi

18/10/2024

Ci ha lasciati ieri notte nel sonno Mario Ferruccio Belli, nostro prezioso collaboratore fin dagli anni di fondazione di Voci di Cortina, nel 2004, con una sua rubrica apposita nel mensile sulla storia  e cultura locale, di cui era grande appassionato e un attento ricercatore.

Belli ha sempre creduto fin dall’inizio al progetto di Voci di Cortina, perché credeva nella comunicazione e nell'importanza dell’informazione locale, e per questo è stato un nostro generoso sostenitore fino all’ultimo. 

Si è addormentato e non si è più svegliato. Un colpo per tutti, in particolare per i famigliari, per questa improvvisa dipartita. Se n’è andato un giornalista, scrittore, ricercatore di storia locale, divulgatore tra i più prolifici del nostro tempo. 

Belli era un vulcano, sempre attivo, grande appassionato di storia e cultura ladina di Cortina e Cadore. Amava immergersi negli archivi comunali e parrocchiali alla ricerca di dati, notizie e magari qualche "scoop", quindi trascrivendo e interpretando le carte antiche, ricostruendo le dinamiche di vita delle comunità di  montagna in maniera rigorosa per attenersi all’analisi storica.

Nonostante i suoi 92 anni, era una persona lucida e dinamica su tutti i fronti: non mancava di fare camminate ed escursioni assieme ai figli, e non aveva abbandonato la penna, scrivendo ancora su alcuni giornali locali, e con Telebelluno con la rubrica “Nuoes Ladines” .

Nato nel 1932 a San Vito di Cadore, si era trasferito a Cortina d'Ampezzo nel 1958. Era laureato in Giurisprudenza all'Università di Ferrara, con una tesi sulla filosofia della pena negli antichi Statuti del Cadore, e aveva lavorato in banca a Cortina presso l’Unicredit. Iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti, dal 1960 al 1967 è stato corrispondente per Il Gazzettino. Dal 1967 al 1985 ha lavorato per Il Corriere della Sera. Ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche e televisive, tra cui Rai 3, Telecortina, Radiocortina, Telebelluno. Ha inoltre scritto per numerosi giornali e riviste come L'Amico del Popolo, Il Cadore, Dolomiti, Alpi Venete, Cortina Magazine, Le Dolomiti Bellunesi, Voci di Cortina e in ultimo per il trimestrale cadorino Altro e Oltre. 

Ha all’attivo una ventina di pubblicazioni di storia locale: la sua ricerca storica si è concentrata principalmente sulla storia, il turismo e la vita culturale delle donne e degli uomini di Cortina e del Cadore. Nel 1973 ha vinto il Premio Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la “Storia di Cortina d'Ampezzo”, libro che ha avuto quattro ristampe successive. Nel 2012, ha ricevuto il titolo di Commendatore della Repubblica per il suo lavoro di scoperte storiche sulla valle d'Ampezzo, il Cadore e sull'Uomo di Mondeval.

Per noi è una grande perdita, ma possiamo essere orgogliosi di averlo avuto tra in nostri collaboratori.

Tutta la redazione si stringe attorno ai famigliari per la triste perdita.