Ampliamento Hotel Lajadira
Il Consiglio comunale approva in via definitiva e diretta la variante di ampliamento dell'Hotel Lajadira per circa 100 metri quadrati. L'attività passa da un volume di 5.101 metri cubi a 5.402 metri cubi. L'ampliamento deriva dalla chiusura dei ballatoi al piano secondo e sottotetto (senza modifica della sagoma del fabbricato) e dall'allungamento del fabbricato già in ampliamento. Le varianti incidono marginalmente sull'aspetto esterno del complesso.
Gianpietro Ghedina - unico astenuto - afferma di essere «scioccato» dall'intervento dietro l'hotel, costruzione che non si vede dalla strada: «È un cubo di cemento brutto e impattante». Si chiede inoltre che tipo di procedura è stata adottata e se la Soprintendenza non sia intervenuta.
Il vicesindaco Verocai risponde che l'ampliamento è stato autorizzato con procedura ordinaria da Piano regolatore e che si è costruito su un terreno stretto e lungo; il tipo di architettura è contemporanea ed è questione di gusti. Comunque - conclude - vi è stato l'ok della Commissione Edilizia e di Venezia.
Variante urbanistica per stazione di partenza funivia Faloria
È stata cambiata la scheda normativa I/1.14 della partenza della Funivia Faloria per ampliare la destinazione d'uso. Con la variante si permetterà di «installare, all'interno di alcuni vani della stazione, impianti tecnologici, purché compatibili con le destinazioni esistenti». Inoltre, in considerazione della particolare configurazione della zona dove insiste la stazione di partenza, è previsto un intervento di consolidamento del terreno circostante in modo da garantire una maggiore stabilità del pendio sul quale insiste la viabilità sottostante.
Etienne Majoni - unico astenuto - chiede di quali impianti si tratti, ma non riceve risposta; dagli atti si desume che gli impianti saranno di natura diversa da quelli propri della funivia.
Variante urbanistica per edificio del centro
Per consentire la riqualificazione edilizia dell'area retrostante all'edificio numero 72, il Consiglio approva la possibilità di demolire e ricostruire i volumi accessori sul retro, senza incrementi di volume. È prevista una copertura piana da inerbare, la creazione di un nuovo fronte commerciale e a livello interrato sono possibili vani accessori. La corte esistente tra gli edifici 72 e 73 è destinata all'estensione dell'area pedonale di Corso Italia (servitù pubblica).
Comunicazioni del Sindaco: no alla speculazione edilizia...
Il sindaco Franceschi chiude il Consiglio con il resoconto delle recenti attività del Comune per mantenere la linea dura presa contro la speculazione edilizia: in sostanza si resiste ad oltranza contro il Piano Casa e contro i ricorsi per le richieste di ampliamento e le autocertificazioni con l'impegno di ottenere la residenza.
Si ricordano il famoso caso dell'ampliamento dell'apiario a Campo di Sopra e la richiesta per un edificio a Cojana che dovrebbe passare da 751 mc a 1051 mc (un piano). A giudizio del Sindaco, sembra comunque che in Consiglio Regionale vi sia la disponibilità a modificare la legge.
... Arriva a Roma la "mini" tangenziale
Altra comunicazione importante è quella che il nuovo progetto di viabilità approvato nel 2010, e confermato dalla Giunta regionale il 17 maggio 2011 è arrivato a Roma nell'accordo quadro Regione - Stato. Come già del resto annunciato in una precedente nota inviata alla stampa, il Sindaco comunica che il progetto della nuova "mini tangenziale", presentato in Consiglio comunale il 19 agosto del 2010 e definitivamente approvato dal Consiglio comunale il 20 ottobre 2010, da allora ha fatto notevoli passi avanti. «Il 17 maggio 2011 la Giunta Regionale del Veneto ha approvato lo schema di Intesa generale Quadro per l'integrazione del Programma delle Infrastrutture Strategiche. La prima opera aggiunta all'elenco è stata proprio la nuova viabilità di Cortina d'Ampezzo, per un costo complessivo di 153 milioni» ha annunciato il Sindaco. «Il 16 giugno 2011 è stato poi sottoscritto l'Accordo Quadro tra il Governo Italiano e la Regione del Veneto, che ha ratificato quindi la delibera regionale. L'ingegner Incalza, Capo della Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha confermato che l'Accordo Quadro comprendente la nuova viabilità di Cortina è stato firmato dall'assessore Renato Chisso per conto della regione del Veneto e dal Ministro Altero Matteoli (Infrastrutture e Trasporti), dal Ministro Stefania Prestigiacomo (Ambiente), dal Ministro Fitto (Rapporti con le Regioni) e dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi».
Franceschi sottolinea come il progetto della nuova viabilità di Cortina d'Ampezzo ci abbia messo solo 8 mesi per arrivare allo stesso punto in cui si trovava il vecchio progetto dell'Anas. Spiega anche che però ad oggi l'opera non ha copertura finanziaria, «così come non ne ha mai avuta il vecchio progetto dell'Anas che però invece di 153 milioni ne costava 590, così come risulta dalla documentazione del Ministero del novembre 2010.
Tuttavia, all'interno della programmazione pluriennale, l'opera risulta completata per il 2021, il che significa che i lavori dovrebbero iniziare già tra qualche anno» aggiunge Franceschi. Ricorda inoltre che quanto detto è consultabile su internet.
Ad oggi, tuttavia, non abbiamo riscontrato sui siti ufficiali le notizie riportate dal Sindaco.