Si scava sotto l’asfalto in stazione, ed emergono i binari della ex ferrovia: ecco che scatta la tutela del bene culturale. Sono iniziati lunedì 29 luglio i lavori al cantiere dell’ex stazione ferroviaria di Cortina per l’eliminazione dell’asfalto per effettuare la bonifica bellica e verificare l’eventuale presenza di residui archeologici, come autorizzato dal Soprintendente Vincenzo Tinè, e ora sotto al manto di asfalto compaiono i binari del treno. Arriva dunque un primo stop al lavoro preliminare del progetto di riqualificazione dell’ex stazione ferroviaria, come da progetto di finanza pubblico/privato dove il privato ristruttura alcuni edifici della stazione (non tutti ) in cambio della cessione da parte del Comune di una parte dell’area della stazione, nonché di crediti edilizi per poter edificare volumi residenziali, commerciali ed un albergo.
Un’area che è un bene soggetto a tutela a norma del Codice dei beni culturali e del paesaggio e che vien considerato come un “unicum” di cui vanno preservate la leggibilità e la percezione di insieme, oltre che delle singole parti. Per questo serve l’autorizzazione del Soprintendente per qualunque lavoro venga svolto.
Al momento manca il permesso di andare avanti con l’opera complessiva (ai sensi dell'art. 21, comma 4 del D.Lgs. 42/2004, dove si dichiara tutto il complesso dell’ex stazione di “interesse culturale”, ) mentre è stata solo rilasciata l’autorizzazione per “l'esecuzione degli interventi di scarificazione dello strato superficiale d’asfalto e di rimozione del bauletto di riempimento della fondazione del parcheggio dell’area al fine di consentirne la bonifica bellica”, a seguito della richiesta del 27 giugno 2024. Tali interventi sono ritenuti ammissibili anche in considerazione delle vigenti norme sulla tutela delle cose di interesse storico-artistico.
Il Soprintendente Vincenzo Tinè ha però stabilito la piena osservanza di alcune prescrizioni:
- che venga installato opportuno sistema di monitoraggio delle vibrazioni su tutti i fabbricati oggetto di tutela nell’ambito di intervento;
- che le operazioni di scavo siano realizzate con opportuna cura al fine di scongiurare l’ipotesi di danneggiamento degli ex binari, potenzialmente inclusi all’interno del cassonetto stradale. Nel caso di ritrovamento dei binari, chiede che sia immediatamente avvisato il suo ufficio per le opportune scelte in materia.
Appena partiti con la rimozione dell’asfalto, sono emersi i binari utilizzati all’epoca e mai rimossi, i quali, come si vede dalle mappe e dalle foto d’epoca, si trovano sull’intera superficie ora coperta dall’asfalto, ed ora scatta la tutela e la Soprintendenza dovrà stabilire il da farsi. Il Decreto di vincolo è molto rigido riguardo al bene tutelato. Si tratta infatti di un particolare esempio di compendio di archeologia industriale e un significativo esempio dell’organizzazione funzionale e delle caratteristiche architettoniche e costruttive delle Stazioni di inizio novecento, compresi i fabbricati accessori e di servizio e le relative pertinenze.
Insomma, nelle intenzioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, tutta l’area va preservata così com’è, e sarà difficile a questo punto immaginare che si possa proseguire con il progetto approvato dall’Amministrazione comunale di Cortina.