Il risveglio della comunità di fronte ai progetti calati dall'alto
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

Il risveglio della comunità di fronte ai progetti calati dall'alto

Redazione

14/08/2024

Piazza Dibona si è riempita martedì pomeriggio di cittadini e anche turisti per l’incontro pubblico “Cortina: cosa ti stanno facendo?” organizzato dal gruppo consiliare di Minoranza Cortina Bene Comune. Un incontro nato dalla preoccupazione per i «tanti progetti speculativi che ci vengono calati dall’alto e per quali non c’è nessuna condivisone on la comunità» come ha detto la consigliera di minoranza di Cortina Bene Comune Roberta de Zanna. 

«Questo è il secondo incontro che organizziamo sotto il simbolo dello scoiattolo arrabbiato con il forcone.  E' un modo per confrontarci e condividere le tematiche e le preoccupazioni che riguardano il nostro paese, perché, riprendendo le parole di don Ciotti, ci sono dei momenti in cui non si può restare indifferenti, bisogna prendere posizione, e questo sicuramente è uno di quelli. Troppe volte ci siamo disinteressati, abbiamo lasciato fare. Ma ora ci viene da chiederci: Cortina cosa ti stanno facendo ? Ci dicono che dovremmo essere tutti contenti, che dovremmo condividere lo spirito olimpico, ma in realtà ci sentiamo spettatori inermi di quello che sta succedendo.  Da parte dell’amministrazione non c'è nessuna informazione, in due anni dalle elezioni non c'è stato mai un incontro pubblico per spiegare cosa sta succedendo, non ci hanno mai mostrato un progetto. 
Il nostro territorio è preso d’assalto dai numerosi cantieri – continua -  è come se il paese ci stesse sfuggendo di mano. Da parte dell’amministrazione non c'è nessuna informazione, in due anni dalle elezioni non c'è stato mai un incontro pubblico per spiegare cosa sta succedendo, non ci hanno mai mostrato un progetto». 

Il cantiere ella stazione è, a dire della consigliera, «la madre di tutti i disagi. Sono stati raccolti i fondi tra la popolazione per presentare ricorso al TAR, sono state raccolte più di 2600 firme di cittadini contrari eppure l'amministrazione va avanti lo stesso. Una speculazione su un bene pubblico senza precedenti. La Soprintendenza non ha ancora dato il parere definitivo eppure con una forzatura si è recintata tutta l’area, persi tutti i parcheggi e le soluzioni alternative si realizzano solo in parte e solo a stagione avanzata, senza programmazione». 

Marina Menardi del Comitato civico Cortina, tra i firmatari dei ricorsi al TAR contro il progetto della stazione, ha portato all’attenzione dei presenti le alternative che potevano esserci per il recupero della stazione: «L’edificio dell’ex convertitrice in stazione è stato a suo tempo ristrutturato per affittarlo all’ufficio skipass e per metterci gli uffici di Cortina Marketing. Nel bilancio della Seam presenta un utile di 19 mila euro, compresi gli ammortamenti. Perché non fare la stessa cosa con gli altri edifici, uno per uno? Il PNRR – continua Menardi - ha reso disponibili ingenti risorse per riqualificare gli edifici pubblici e provvedere alla rigenerazione urbana. Il Comune di Cortina  ha snobbato l’occasione e ha sfruttato davvero poco il Piano avviando solamente 6 progetti per 3,3 milioni di euro; per le Olimpiadi era previsto a Cortina un Mountain Media Centre secondario a Fiames.  Non è difficile immaginare che tutto il comparto della stazione poteva essere ristrutturato con i fondi olimpici per farne il Media Centre e poi lasciare l’eredità di tutti gli edifici messi a posto. Meglio la speculazione? Non è vero che non ci sono proposte alternative. Non si vogliono ascoltare per potere fare quello che interessa. Nella segretezza totale» 

Ci sono stati poi vari interventi di cittadini, ospiti e rappresentanti di associazioni.