Puntualizzazioni da parte del gestore del bar Il faro alla lettera di Giorgio Da Rin
    

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Puntualizzazioni da parte del gestore del bar Il faro alla lettera di Giorgio Da Rin

Lettere al giornale

09/08/2024

Salve

Ci ho pensato molto se scrivere o no un'altra lettera.

Se me lo permetterete, vorrei rispondere in maniera civile ad alcuni punti della lettera dell'assessore Da Rin, persona che conosco e stimo, che mi hanno particolarmente colpito:

1. All'inizio della lettera dell'assessore mi si accusa poco velatamente di aver preferito scrivere ad un giornale anziché aprire un colloquio costruttivo tra le parti.

Non è proprio andata così. Il colloquio (come Da Rin ha poi scritto contraddicendosi) è stato aperto in data 18 aprile con un mio messaggio (non il 22 maggio, come erroneamente scritto. Quel giorno mi veniva comunicata la mail a cui mandare il logo per i cartelloni). 

Prontamente Da Rin, disponibilissimo, ha concordato un incontro per parlare con il tecnico del comune, avvenuto poi il 24 aprile. Lo scopo? Richiedere di installare una cartellonistica efficiente per aiutare TUTTE le attività di largo Poste oscurate e isolate dal cantiere per un anno e mezzo ad avere più visibilità.

Che segnalazioni avrei dovuto esprimere in merito al progetto secondo l'assessore? Non era quello lo scopo dell'incontro, e non era neanche nelle mie intenzioni, visto che, ingenuamente, credevo che avremmo avuto un supporto (non meramente economico, si intende) da parte del comune.

Ad oggi sono passati 129 giorni dall' apertura del suddetto cantiere, 107 dal colloquio tra le parti, e della cartellonistica promessa neanche l'ombra.

Eccolo il supporto.

Ecco perché mi sono esposto pubblicamente (ed è un mio diritto) denunciando la situazione critica con quella lettera a Voci di Cortina.

2. Questo forse è il punto che mi ha colpito di più. Cito testualmente:

"È quindi evidente che, quando nell’anno 2021, lei ha acquistato lo spazio dove poi è sorta la sua attività, lo ha fatto consapevolmente di quale sarebbe poi stato il futuro di Largo Poste e sapendo a quali fattori era dovuto il prezzo al quale si è assicurato la sua proprietà. "

Qui si entra in una zona grigia. 

L'attività (non la proprietà) è stata rilevata e rinnovata stravolgendo totalmente la tipologia di bar e facendo un grosso investimento in arredi e attrezzature.

I vecchi gestori hanno avuto anni travagliati ed erano entrambe prossimi alla pensione. L'operazione commerciale si basava sul fatturato della gestione precedente e sui cespiti, e non sui disagi e migliorie che avrebbe subito largo Poste. Perciò dichiarare pubblicamente che l' abbiamo " pagato poco " per questo motivo è falso e ingiusto. Mi piacerebbe sapere dove Darin ha appreso queste informazioni...

3.  Sostengo da tempo che, una volta finito il lavoro, la piazza ne trarrà un beneficio enorme. Comprese tutte le attività. Ammetto di aver fatto un grosso errore dovuto all'amarezza del momento a scrivere che "andrà a beneficio esclusivo di privati." Mi scuso per quell'esternazione.

4. Ultimo punto: lo scopo della lettera non era scatenare mere polemiche, come scritto..ma esporre alla vostra attenzione (del pubblico e dell'amministrazione) la situazione problematica, la mancanza di preavviso, di comunicazione e, da quanto abbiamo appena appreso, di volontà di aiutare i commercianti. Il mio "Non meritiamo di essere trattati in questo modo" era riferito proprio a questo.

Per quanto mi riguarda, aspettare cento giorni per quattro cartelli equivale ad essere presi in giro. Sarebbe bastata una comunicazione chiara e preventiva, un piano di azione concreto e ben studiato e magari un pò di umanità, anche nelle risposte.

Ho trovato la risposta di Da Rin esagerata, a tratti aggressiva. Peccato.

Credo che a questo punto un colloquio tra le parti serva a gran poco.

Cordiali saluti


Magri Matteo