Viva sorpresa ha destato la fotografia, sia esposta che pubblicata, della facciata del Santuario della Madonna della Difesa, dove la neve sopra il portale è caduta in modo tale da poter raffigurare anche una colomba.
Specie di questi tempi, sarebbe un buon auspicio, ma il fatto non ha nulla di men che casuale ed è già accaduto. Chi vive a Cortina da sempre e non è più giovane, ben ricorderà l'inverno del '51.
Anche allora comparve, come per miracolo, un'aquila bianca proprio lì, dove ora si è identificata una colomba, presunta e auspicabile messaggera di pace! L'aquila è sempre stata simbolo dell'amato impero asburgico (qui).
Era dunque evidente che Cortina sarebbe ritornata in seno al Tirolo o almeno avrebbe fatto parte della provincia di Bolzano. Così pensavano molti Ampezzani.
Del resto, anche se stilizzato, l'uccello di neve sopra quel portale è molto più simile a un rapace che non ad una colomba, sia per l'apertura d'ali che per la coda a ventaglio. Basta confrontarlo con i simboli araldici di epoche diverse. Si può dire che dal ripetersi di questo evento si può trarne l'interpretazione che più ci aggrada. Pace tra i popoli o Bolzano? Ma il pensare che ci sia un disegno divino in tutto ciò è sbagliato. Tutti vorrebbero avere la Divinità dalla loro parte! La colomba, poi, oltre che simbolo di pace, è stata riprodotta dai fabbricanti di dolci. Mercificata, dunque!
L'aquila è più fiera e solo i piloti degli aerei usano il suo nome.