Al gentile signor sindaco del comune di Cortina d’Ampezzo
e p.c. al giornale Voci di Cortina
Buongiorno gentile signor sindaco del comune di Cortina d’Ampezzo, sono una sua cittadina nata e residente in questa località, che tutti ci invidiano!
Voglio esprimerle, attraverso queste righe tutta l’amarezza che sto provando in questi ultimi anni e condividendo con tanti concittadini, che, come me stanno, assistendo ad un decadimento del nostro paese.
Abito in Via del Castello proprio di fronte all’ex, ormai, Hotel Bellevue. Sapevo da tempo cosa ne sarebbe stato di questo albergo che ha soli trent’anni e ho visto costruire appena arrivata qui a risiedere in questa via. Mi sono chiesta, come tanta altra gente, come fosse possibile che uno dei più giovani alberghi di Cortina dovesse essere demolito proprio in tempi in cui si parla tanto di ecosostenibilità.
Ciò che più mi ha colpito però, e in prima persona, sono state le modalità attraverso le quali è stata avviata la demolizione. Paratie intorno al cantiere alte circa 2 metri e null’altro, se non una macchina di enormi dimensioni con un braccio meccanico che ha iniziato ad arpionare in pieno centro i muri e tutte le rimanenti parti dell’edificio, mentre a nord dello stesso è stata regolata la circolazione dei veicoli con un semaforo che ha creato non pochi problemi alla circolazione.
E mentre il mostro meccanico svolgeva indisturbato il suo lavoro, un grosso cannone spara- acqua aveva il compito di abbattere una quantità enorme di polveri, le quali andavano a depositarsi sulle case antistanti, sulla via e sui passanti che osservavano tutto ciò con curiosità, ma con altrettanto smarrimento.
Mi sono ritrovata in pochissimo tempo a dover chiudere gli scuri di tutte le finestre dell’appartamento che si affacciano sulla via al piano terra del mio condominio, ho poi ritirato dal poggiolo tutte le mie cose che ormai erano ricoperte da uno strato di polvere bianca e ho visto in un momento il terrazzo di casa sbiancarsi completamente.
Quando poi sono uscita, un forte vento faceva arrivare verso l’abitazione l’acqua sparata dal cannone mista alla polvere e a quel punto mi sono chiesta se tutto questo fosse possibile... parlando in termini di legge. Sia io che i miei vicini abbiamo sentito le autorità competenti, nonché i responsabili del cantiere e tutti ci hanno detto che il lavoro veniva svolto rispettando i termini di legge. Abbiamo sollevato tutti le nostre perplessità…
Adesso gentile sindaco Le chiedo apertamente: ma io e molti altri come me perché dobbiamo accettare tutto ciò a casa nostra? Paghiamo le tasse in un paese dove possedere e mantenere una casa di proprietà sappiamo essere molto impegnativo e non abbiamo il diritto di essere tutelati nella nostra libertà più elementare che consiste, in questo caso, nell’uscire di casa e respirare aria sana, poter aprire le imposte per arieggiare le abitazioni, godere dei propri spazi privati senza avere la paura di “intossicarsi”, perché se Lei non lo sapesse, caro sindaco, le polveri di demolizione hanno la capacità di arrivare a depositarsi negli alveoli polmonari provocando danni ai polmoni e all’apparato respiratorio.
Cortina ora come ora è un cantiere a cielo aperto. Lo vediamo tutti, non solo noi residenti, anche i turisti. Non voglio entrare in merito a riflessioni mie personali che mi porterebbero a esplicitare tutta l’amarezza che come cittadina sto provando in questi ultimi tempi, osservando quello che sta avvenendo in tantissimi ambiti nel mio paese. Questo permetterebbe, forse, a Lei di liquidarmi in termini di populismo, vorrei invece rimanere sull’esperienza che sto vivendo a casa mia. Le chiedo: non pensa che come cittadina abbia il diritto di essere tutelata dai miei amministratori qualora io venga a perdere il diritto di respirare aria pulita a casa mia perché qualcuno sta demolendo un albergo che dista dalla mia proprietà neanche 15 m senza alcun sistema di protezione? E chissà per quanto tempo si protrarrà tutto ciò in Via del Castello, a metà luglio, in piena stagione turistica!
Attendo una sua gentile risposta e la saluto cordialmente
Elisabetta Pompanin Dimai
Cortina d’Ampezzo il 19/07/2024