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Progetto stazione: esposto alla Corte dei Conti per verificare il beneficio pubblico

Associazione Comitato Civico Cortina

24/05/2024

Il Comitato Civico Cortina ha presentato un esposto alla Corte dei Conti del Veneto, per chiedere ai Magistrati contabili di verificare se il progetto di sistemazione della ex Stazione rispetta  la corretta gestione delle risorse pubbliche. 

Come noto, per riqualificare le aree pubbliche e gli edifici dell’ambito dell’ex Stazione, il Comune sia è affidato ad una “finanza di progetto” concedendo al proponente privato una serie di vantaggi (dalla cessione di suolo pubblico per edificare condomini, negozi e un albergo, alla concessione trentennale dei parcheggi) che – ad avviso del Comitato – appaiono sproporzionati rispetto a quanto ritornerà al Comune in termini di beneficio pubblico.

L’esposto rappresenta una serie di possibili criticità poste al vaglio della Procura.

Le evidenze non riguardano solamente i valori di stima degli appartamenti o dei negozi. Si mettono in evidenza diversi aspetti tecnici che il Comitato ritiene meritevoli di esame critico, documentandone le ragioni. Ad esempio, nel conteggio a favore del privato occorre verificare la legittimità del fatto che non siano stati ricompresi ulteriori benefici previsti dalla convenzione. Oppure, nel processo di stima, va indagato perché ad alcuni elementi non è stato attribuito alcun valore commerciale; a questo proposito viene citata la stessa analisi istruttoria, nel passaggio che recita: “D’intesa con il gruppo di lavoro del Comune di Cortina d’Ampezzo, ai fini della definizione del prezzo non si sono considerati i posti auto e le superfici destinate a subconcessione”. 

Andrebbe poi chiarito perché non sia stato attribuito alcun valore diretto al terreno che il Comune cede al privato, oppure se nel calcolo dei flussi finanziari sia stato rispettato il termine dei 29 mesi previsti dal cronoprogramma dei lavori per iniziare e concludere l’opera.

«Non vogliamo entrare nei dettagli dell’esposto – dichiara il Presidente del Comitato Civico Cortina Marina Menardi – perché è complicato e molto tecnico. Quello che speriamo è che l’Amministrazione comunale ritorni sui propri passi in modo che l’area della Stazione rimanga alla collettività, così come ha richiesto la popolazione attraverso la raccolta fondi per finanziare i  ricorsi al TAR, attraverso le migliaia di firme depositate in Comune (sulle quali stiamo ancora aspettando una risposta dal sindaco) o attraverso la folla di cittadini che hanno invaso pacificamente il Consiglio comunale l’11 gennaio 2024, durante il voto finale per la variante urbanistica, approvata solamente dalla gruppo di maggioranza, e il voto contrario di tutta la minoranza. Questo progetto è così palesemente contestato dalla popolazione di Cortina che a questo punto ci riesce davvero difficile capire il perché il gruppo di maggioranza si ostini ad andare avanti e non faccia un passo indietro».