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OLTRE ONIRICO: la personale di Liliana Mant al Museo Rimodi

Marina Menardi

08/05/2024

OLTRE ONIRICO è la mostra personale di Liliana Mantione Lanaro,  in arte “Lilian Mant”, allestita al piano terra del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, alla Casa delle Regole, visitabile dal giovedì al sabato pomeriggio fino al 18 maggio. Una selezione di opere che spaziano tra antiche memorie, linguaggi contemporanei, viaggi a ritroso nel tempo e lirismi che portano avanti un immaginario che giunge dal passato e si fa voce di radici conosciute.                                                          

Le opere esposte rappresentano l’ecletticità dell’artista nella sua produzione, che deriva anche dalla sua eterogenea personalità, ricca dal punto di vista biografico e dall'osservazione e studio della Natura, in particolar modo della Luce, nelle sue costanti mutazioni. Esse spaziano da immagini informali astratte (con tavole attraversate da scosse, da onde magnetiche) all'essenza paesaggistica delle meravigliose Crode Dolomitiche che circondano la fortunata valle d’Ampezzo (“I Gioielli dolomitici”, poiché senza di esse Cortina non sarebbe quello che è) a quella figurativa, che rende protagonista l'uomo, come un contadino intento nel proprio lavoro su quell'amata terra cui si dedica e da cui coglierà frutti in un prossimo futuro: immagini profondamente diverse, emozionali e suggestive. 

Le sue opere, che siano auto d’epoca, crode dolomitiche, o soggetti umani, spesso sono una sorta di sospensione spazio temporale, lasciando spazio a qualcosa d'altro, a rievocazioni, suggestioni, altre vicende a cui far riferimento. La percezione che si ha è proprio di essere trasportati in una sorta di non-luogo, “oltre onirico” appunto, laddove le due "quinte" astratte, scure o dorate, marcano il confine e il varco da attraversare, per entrare nel mondo surreale del sogno, dove un essere che non ci guarda, lavora per la sua terra, e dove la tensione emozionale si risolve attraverso scelte luministiche, gesti che il pennello e il colore segnano e disciolgono, in quello che pare un riflesso di ciò che è delineato, a scandire maggiormente l'effetto di impressione o percezione. 

Lilian Mant, nasce a Caracas e cresce tra il Venezuela e l'Italia. L'artista impara le tecniche pittoriche, la storia dell'Arte dal padre, maestro d'Arte e pittore. Nel 1986 si trasferisce, per esigenze professionali di suo marito, a Cortina d'Ampezzo, cuore delle Dolomiti. Inizia il suo lavoro definitivo come pittrice dal 1989, realizzando esposizioni personali e collettive in tutto il mondo. 

La costante ricerca la porta a sperimentare, nel 2012, un nuovo approccio del tutto all'avanguardia, in ambito multimediale, da cui sono nati due eventi: "Lux Estrema" eseguito a Trieste nel 2013, che dà vita ad una tela dipinta, portandola al momento della Genesi, permettendo ai fruitori di interagire con l'opera stessa; il secondo "Il Suono Dipinto", esposto a Cortina nell'agosto del 2013, che ha permesso ai visitatori di far parte dell'opera, comunicando con ogni soggetto dipinto in arcani, modalità non esplicativa ma evocativa. 

«L'Arte è per me un costante lavoro di interiorizzazione ed interazione, attraverso un processo cognitivo-emotivo, tra Esterno/Fisico ed Etereo/Invisibile» spiega Liliana Mant. «Credo nell'Arte, a stemperare nell'effimero tempo, ancora Estasi, sempre e mai presente. Tempo, fluire lontano che non richiede assenso».  

L’artista è presente dal giovedì al sabato al Museo delle Regole, dalle ore 16.30 alle 19.00, per accompagnare i visitatori nell’osservazione delle sue opere.