COMUNICATO STAMPA
La sentenza del TAR del Lazio di rigetto del ricorso da noi promosso per chiedere l’annullamento delle progettazioni della nuova pista da bob, in tutte le sue fasi progettuali, non ci ha colto di sorpresa. Dopo il rigetto delle precedenti istanze di sospensiva dei lavori, questa sentenza negativa era quasi inevitabile.
Spiace tuttavia che il TAR abbia ritenuto infondate tutte le motivazioni di impugnazione della nostra azione legale, in particolare: negato ci sia stata lesione dei nostri diritti partecipativi al procedimento il cui accesso agli atti è stato a noi concesso solo dopo l’approvazione del progetto, quindi oltre il termine fissato per la presentazione di osservazioni; non riconosciute le macroscopiche violazioni procedurali al nuovo Codice degli appalti e le inadempienze da parte di SIMICO e della Regione Veneto in merito al DLgs 152/2006 (Testo Unico dell’Ambiente), alle Direttive 2001/42 CE, 2011/92 UE e 92/43/CEE in materia di valutazioni ambientali.
Spiace altresì che anche il TAR Lazio continui a parlare di riqualificazione e di adeguamento della vecchia pista “Eugenio Monti” ormai quasi completamente demolita e neghi si tratti di costruzione ex novo che cancella ogni traccia dello storico tracciato delle Olimpiadi del 1956.
Analizzeremo con attenzione la sentenza riservandoci di valutare eventuali ulteriori azioni legali.
Belluno, 17 aprile 2024
Italia Nostra – Sezione di Belluno