COMUNICATO STAMPA
A quasi due mesi dalla consegna dei lavori all'impresa Pizzarotti di Parma (18 febbraio 2024) torniamo come promesso sul luogo del ”delitto” (la strage dei 560 larici più 260 arbusti di varia natura, secondo i dati di Simico) per monitorare la situazione.
A parte una recinzione, nulla denota l'avanzamento dell'opera che infatti non è ancora iniziata ed è ovvio dato che non è ancora pronto il villaggio provvisorio che dovrà ospitare a Socol i circa 200 operai reclutati da Pizzarotti. A Socol, ad oggi, troviamo solo qualche container e una distesa di fango. Eppure, l’impresa Pizzarotti ha a disposizione meno di un anno per realizzare la pista che deve essere pronta per il collaudo a marzo 2025.
Non ci sembra di rilevare quella fretta che i ristretti tempi esigerebbero, come sottolineato dal CIO (Comitato Internazionale Olimpico) nella riunione di Venezia del 23 febbraio scorso. Nella stessa data Christofer Duby, direttore CIO dei Giochi Olimpici, ha affermato che “ci sarà un piano dettagliato per la legacy che verrà presentato. Ci sta lavorando la Regione Veneto e la sua versione finale sarà pronta a stretto giro”. Dove è questo piano, è pronto? Tutto tace.
Come tutto pare tacere a proposito del Villaggio per gli atleti che dovrebbe sorgere nella piana di Fiames, della Medal Plaza sotto il Trampolino e del nuovo impianto di risalita ex Polveriera-Socrepes.
Sabato 13 aprile ci incontreremo a Socol di Cortina d'Ampezzo per discutere di tutto questo e ribadire il nostro NO all’assalto al territorio che si sta compiendo a dispetto dei sani principi di sostenibilità enunciati nel Dossier di candidatura delle Olimpiadi e nelle direttive del CIO.
Denunciamo ancora una volta la scarsa trasparenza, il grande impatto sull'ambiente, la dubbia eredità positiva per i territori interessati. Buoni affari per qualcuno, certo, ma non per la montagna.
03 aprile 2024
Coordinamento Associazioni Ambientaliste Alto Bellunese