L’Amministrazione comunale procede spedita con la finanza di progetto per quella che viene chiamata riqualificazione urbana in aree pubbliche ex stazione ferroviaria di Cortina d'Ampezzo. Il bando di gara è già pubblicato per un valore di 231 milioni di euro (senza IVA) e scadrà il 15 aprile 2024. A poco importa che la popolazione sia fortemente contraria a questa operazione e che abbia manifestato il dissenso sia con la pacifica invasione del palazzo comunale in occasione del voto della sola maggioranza l’11 gennaio 2024, sia con i contributi per pagare le spese legali.
Ormai siamo alle battute finali e purtroppo è necessario un terzo ricorso al TAR Veneto contro il provvedimento di approvazione della nuova variante urbanistica e della nuova approvazione del progetto. Dobbiamo agire di nuovo per le vie legali per non vanificare il lavoro fatto fino ad oggi.
Alla popolazione chiediamo nuovamente di testimoniare la contrarietà a questa operazione che – a nostro avviso – darà un danno senza precedenti e irreparabile al bene collettivo.
Ribadiamo che si è arrivati a questo punto anche per la mancanza di trasparenza e di condivisione di tutta la procedura. L’Amministrazione comunale ha pensato bene di tenere tutto nascosto e di non spiegare alla cittadinanza cosa davvero succederà nella zona della stazione. Non è stato spiegato pubblicamente perché sia necessario passare da 15.656 metri cubi di volumi esistenti di proprietà comunale a 34.344 metri cubi, con i volumi comunale addirittura in calo a 13.229, per ristrutturare alcuni edifici e urbanizzare decentemente l’area.
Il Comitato Civico Cortina avvia una petizione con raccolta di firme da inoltrare al Sindaco Gianluca Lorenzi in cui chiediamo di sistemare la Stazione delle autocorriere di Cortina senza vendere i terreni comunali e senza fare una speculazione edilizia.
Assieme alla raccolta firme chiediamo ai cittadini un ulteriore contributo economico che pagare il terzo ricorso al TAR, il quale dovrebbe essere l’ultimo della serie. L’avvocato Matteo Ceruti, dello studio Ceruti di Rovigo, che segue la pratica, farà poi una richiesta “di prelievo” al tribunale per discutere insieme tutti e tre i ricorsi pendenti senza lunghe attese.
Salvare l’area della Stazione da questo progetto è un impegno morale che abbiamo assunto e che porteremo a termine grazie all’impegno di TUTTI.
CONTRIBUISCI ANCHE TU A FERMARE LA SVENDITA DELLA STAZIONE:
Fai un versamento a:
COMITATO CIVICO CORTINA - Cortinabanca - Credito Cooperativo
IBAN IT56D 08511 61070 0000000 17135
Causale: PER LA NOSTRA STAZIONE
A breve verrà attivata la possibilità di versamenti on line