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«Noi, ragazzi ampezzani dietro la creazione della pagina Instagram Pista da Boh, crediamo che il "Boh" esemplifichi perfettamente tutta questa travagliata vicenda, dal principio alla fine, una fine che tutti coloro che davvero hanno a cuore il bene di Cortina spererebbero diversa.
Dall'assegnazione dei giochi nel 2019, anni di vuoto, in cui si poteva dire che Cortina era città olimpica solo grazie a qualche bandierina, bandi per la costruzione della pista andati deserti, per giungere poi all'annuncio dell' ottobre 2023 in cui si dichiarava che la pista non sarebbe più stata costruita... poi, a fine gennaio 2024, ecco che si palesa un'unica azienda, la Pizzarotti, che si offre per la costruzione, e così ci ritroviamo all'improvviso, per puntiglio politico e questioni di orgoglio italiano, un progetto "light" per un'opera che dovrà contare anche sull'aiuto di una nutrita squadra di norvegesi, una pista destinata a pochi ma i cui esiti infausti cadranno sulle spalle di molti.
Un cronoprogramma stringente, già non rispettato nella sua fase iniziale, e la comica menzione di un eventuale piano B, nel caso la tanto agognata pista non fosse infine pronta per i grandi giochi olimpici "a costo zero".
Nessuna delucidazione alla comunità locale, nessun coinvolgimento, una cocciutaggine aggravata anche dall'esplicita contrarietà del Comitato Olimpico Internazionale dinanzi ad un simile progetto.
Da giovani abitanti, ci chiediamo se quello a cui stiamo assistendo sia davvero in atto per il bene di Cortina, come vogliono farlo passare, o se non sia piuttosto l'ennesimo modo di spremere fino allo sfinimento una località già stremata che auspicherebbe invece per sè stessa un'ottica "less is more".
Quando da bambini andavamo in gita nelle nostre montagne con i genitori e i nonni, spesso ci fermavamo incantati di fronte alla bellezza dei fiori di alta quota, e il primo istinto era di coglierli, di possederli. Subito le voci paterne e materne ci bloccavano, e dolcemente ci ripetevano che "se ami la montagna le lasci i suoi fiori". Ed ecco che adesso, con questa vicenda, cogliamo appieno, e a malincuore, il significato più ampio di cosa intendevano.
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Mathilde Dimai
co-fondatrice della pagina Instagram: Pista da boh