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Olimpiadi, pista bob: per il CIO

Marina Menardi

23/02/2024

Sulla pista di bob per i Giochi Milano Cortina 2026 la posizione del CIO è nota e non cambia: «Non abbiamo richiesto la costruzione di una nuova sede, bensì di utilizzare piste esistenti e funzionanti. Tuttavia, la storia ci ha mostrato che le autorità italiane volevano questa sede, e questo è quanto. Per noi la sicurezza degli atleti è la cosa più importante, e dunque monitoreremo la scadenza, giorno per giorno. Senza il rispetto dei tempi non si va avanti». 

Queste le parole oggi a Venezia di Kristin Kloster, Chair of the IOC Coordination Commission for the Olympic Winter Games Milano Cortina 2026, che insieme a Christophe Dubi, IOC Olympic Games Executive Director, Giovanni Malagò, Presidente del Comitato Organizzatore Milano Cortina 2026 e Andrea Varnier, il CEO di Milano Cortina 2026 hanno riposto in conferenza stampa alle domande dei giornalisti dopo la visita ai cantieri di Milano Cortina 2026. 

L’impianto critico è, come noto, la costruzione della pista di bob a Cortina; il cantiere è iniziato mercoledì 22 febbraio con il taglio degli alberi, e i tempi sono strettissimi: entro il 25 marzo 2025 la pista dovrà essere pronta per i primi test. «Nessuna proroga - ha ribadito Dubi – Il Comitato organizzatore per questo ha chiesto il piano B». 

«Il piano B  – ha spiegato l’ad di Fondazione Milano Cortina 2026 Andrea Varnier – consiste nell’effettuare le gare all’estero, non a Cesana come era stato pensato in un primo momento, ovvero su una pista esistente e funzionante come richiesto dal CIO. Abbiamo seguito la vicenda della pista di bob in modo obiettivo. Preciso che noi organizziamo i Giochi, non costruiamo, e siamo sempre allineati con il CIO. Da ottobre scorso siamo in contatto con altri comitati olimpici dove ci sono piste funzionanti, per avere altre opzioni. Siamo felici se la pista venisse conclusa a Cortina perché fa parte dell’evento olimpico, perché andare all’estero sarebbe di grande impatto per gli organizzatori. Stiamo monitorando se l’opera verrà conclusa».

La Legacy per la gestione futura non c’è, ma questo non è un problema né per la Fondazione MICO, né per il CIO:  «La regione ci ha comunicato l’intenzione di preparare un piano di gestione per la  nuova pista. Stiamo attendendo la versione finale per presentarla al CIO» ha detto Varnier. 

I membri del CIO, da parte loro, hanno dichiarato che « l'impianto avrà un futuro poiché ci sarà a breve un piano di gestione per il mantenimento». Una dichiarazione “in fiducia”, così come i tempi di costruzione dell’impianto. 

Intanto oggi nevica a Cortina, e il cantiere, iniziato due giorni fa, è già fermo, con gli alberi che giacciono a terra sotto la coltre bianca.

Immagine dall'alto dell'area del bob bar e parco giochi di oggi 23 febbraio