Alla manifestazione del 24 settembre scorso avevamo detto "Pista da bob - Ultima chiamata" ma oggi siamo qui a richiamarvi di nuovo per partecipare al presidio che si terrà lunedi 19 febbraio alle ore 9.00 presso il piazzale della pista da bob di Cortina d'Ampezzo.
Non nascondiamoci dietro il 'non serve, hanno già deciso", serve sempre, serve alle nostre coscienze, serve a poter dire ai nostri figli e nipoti IO C'ERO e mi sono battutto per evitare questo enorme spreco di denaro pubblico e di territorio, serve a dimostrare che la comunità ampezzana esiste e vuol far sentire le proprie ragioni.
Non facciamoci intimidire da chi fa la voce grossa, da chi usa l insulto e il dileggio: noi siamo diversi, abbiamo sempre espresso la nostra posizione con rispetto, ma soprattutto con argomenti e fatti.
I fatti sono incontovertibili, ovvero la pista di bob costerà 120 milioni e più di euro, gli atleti praticanti sono poche decine, i costi di gestione ammontano ad 1 milione e mezzo all'anno e non esiste un piano credibile per capire come verranno sostenuti, i lavori di esbosco, scavo, spostamenti di strade, via vai di camion e materiali incideranno negativamente sul territorio e sulla nostra immagine turistica.
Gli aspetti negativi sono sotto gli occhi di tutti mentre i benefici sono tutti da dimostrare e non basta essere appassionati di questo sport per negare l'evidenza.
Il nostro NO alla pista da bob è convinto e motivato, abbiamo proposto le alternative, perfino il CIO ha affermato fin dall'inizio che si doveva utilizzare una pista esistente e funzionante, non mi verrete mica a dire che anche il CIO è il partito del NO?!
Lunedi 19 febbraio alle 9.00 sarà un momento di aggregazione pacifico, si farà il punto della situazione e si porranno questioni che attendono risposte da mesi. anche perché nessuno mai ha illustrato il progetto alla popolazione, ha spiegato i disagi che deriveranno dalla cantierizzazione e i cittadini di Cortina d'Ampezzo esigono chiarezza e trasparenza.
Libertà è partecipazione
Roberta de Zanna
CORTINA BENE COMUNE