«ABBASTA ebbe a dire Malagò qualche anno fa nel rispondere alle contestazioni degli ambientalisti sulla pista da bob, ora BASTA lo diciamo noi e molti cittadini che pretendono che si metta fine a questo stucchevole teatrino intorno alla pista da bob di Cortina d’Ampezzo, ma mi pare che l’ultimo comunicato stampa della Fondazione Milano – Cortina 2026 sia tutt’altro che chiarificatore, ancora altamente interlocutorio e pieno di SE e di MA.
Si esprime ottimismo salvo poi demandare “l’eventuale decisione di affidare i lavori” alla SIMICO, si conferma di avere un piano B in considerazione dei pareri negativi pervenuti dal CIO e dalla Federazioni e, sia nel caso di realizzazione della pista di Cortina che in quello di andare all’estero, la Fondazione mette le mani avanti dicendo che ci sarà necessità di un extra – budget da concordare con le istituzioni competenti. Così il deficit della Fondazione che ad oggi è di 54 milioni di euro e al quale è chiamato a rispondere anche il Comune di Cortina d’Ampezzo, è destinato ad aumentare ancora, e il famoso slogan di “Olimpiadi a costo zero” si dimostra sempre più parole al vento.
Questo continuo rimpallo tra tecnici che dicono che si tratta di una scelta politica e politici che, come ha avuto modo di dire il Ministro Abodi, rimandano la decisione a i tecnici dimostra come nessuno voglia prendersi la responsabilità di un’impresa con molti rischi legati alla ristrettezza dei tempi e all’incertezza dei costi finali.
Si parla tanto di questo nuovo progetto light ma non si dice che in realtà è peggiorativo in quanto si è voluto risparmiare su tutte quelle opere di mitigazione che avrebbero reso meno impattante l’opera, si sono eliminati servizi e parcheggi che avrebbero potuto rendere più funzionale l’impianto.
Ma quello che più manca in tutta questa triste vicenda è un progetto di gestione per il futuro, sapere su chi ricadranno i costi di gestione che, stando a quanto dichiarato dal Sindaco di Cortina d’Ampezzo in una nota trasmissione televisiva, ammonteranno a 1 milione e 400 mila euro all’anno, per ora tutti a carico dei cittadini di Cortina, cifra che sommata ai debiti di Fondazione Milano - Cortina e agli impegni presi con la firma del contratto di Città Ospite dei Giochi Olimpici, rischia veramente di mandare in default il nostro Comune.
Attorno alla pista da bob si sono già sprecate fin troppe energie, il suo futuro è ancora incerto, noi di Cortina Bene Comune, assieme a tanti cittadini e associazioni, abbiamo fatto il possibile per aprire gli occhi sui costi esorbitanti, sull’impatto ambientale, sul ridotto numero di atleti praticanti, sullo scarso richiamo turistico e mediatico, purtroppo la politica conosce ragioni che il buon senso non comprende, che vivrà vedrà ma qualcuno dovrà pur risponderne, noi non dimentichiamo».
Roberta de Zanna
CORTINA BENE COMUNE