Osservazioni alla lettera del CIO al Comitato Civico Cortina
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

Osservazioni a margine della lettera del CIO al Comitato Civico Cortina

Lettere al giornale

21/01/2024

Mi riferisco alla lettera della Signora Kloster al Vs. giornale; intanto mi complimento per l'intelligenza, sua nello scrivere "confidential" ad un giornale, e vostra nel pubblicare la lettera. Mi chiedo poi quale credibilità possa avere il funzionario di un'organizzazione qual è il CIO, che invece di comunicare direttamente con il Comitato Olimpico della nazione organizzatrice dei Giochi, si permette di scrivere prima ad un'associazione di cittadini, che nulla ha a che fare con gli organi ufficiali. Se fossi nei panni del presidente Bach, prenderei immediati provvedimenti in merito, visto che questa lettera rischia di sollevare un caso diplomatico. 

La pista di Cortina si farà, che a voi piaccia o no. Si farà per Cortina, per il volere della maggioranza dei suoi abitanti, per il nostro movimento sportivo. 

Molti si lamentano che "a Cortina si è tolto tutto". Certamente il bob non sarà la cosa più importante, ma è un pezzetto di questo tanto che è stato tolto, assieme al treno, alla piscina, al trampolino funzionante, all'accesso alle piste dal centro, a diversi impianti di risalita, a delle strade dimensionate al traffico, a un piccolo aeroporto funzionale a un turismo come quello che frequenta la conca. 

Fosse per voi, Cortina avrebbe ancora meno. Fosse per voi potremmo tornare solo a pascolare animali e a coltivare patate...ah no, forse potrebbero frequentare Cortina i corridori, i ciclisti (muscolari, ovviamente) e gli alpinisti....dimenticando che l'anima del turismo che ci dà da mangiare è composta da una realtà diversificata e non da una manica di ambientalisti.… Ma nel vostro mondo fatato, dove democrazia conta solo quando la pubblica opinione si confà alle vostre idee, questo non è vero. 

Vi auguro, come si dice, tanta fortuna, ma più virtù e valore auguro a noi, che cerchiamo di guardare intelligentemente e senza fanatismi la realtà e che spero godremo di nuove infrastrutture, come anche la pista di bob, con buona pace vostra e della signora Kloster, che riuscisse nei suoi intenti, vorrei vedere con che faccia plauderà a un'edizione dei Giochi con il bob a Sankt Moritz e una pista nuova di zecca a Cortina, inutilizzata per la
 sua Olimpiade.

Giorgio Marchesini



Gentile signor Marchesini,

La ringraziamo per la Sua lettera nella quale esprime molti concetti e argomenti che vengono spesso richiamati da chi contesta alcune posizioni del Comitato Civico Cortina, soprattutto quelle contrarie ad alcune opere che riteniamo di dubbia utilità o addirittura dannose per la realtà sociale ed economica di Cortina.

Prendiamo spunto da quanto Lei scrive per dare conto di alcuni dati oggettivi che sono alla base delle nostre valutazioni.
Andando con l’ordine della sua lettera, cominciamo con il dire che in tutti i paesi democratici del mondo gli enti pubblici e le imprese private si relazionano normalmente con i così detti “portatori di interessi” (stakeholder), cioè i soggetti che rappresentano un interesse collettivo. E’ un vantaggio dello stesso soggetto promotore coinvolgere nel processo decisionale coloro che sono interessati dalla sua attività, al di là che comunque rispondere ai soggetti terzi rientra tra gli obblighi di legge.

Nel caso del Comitato Civico Cortina e dei nostri rapporti con il CIO, siamo da tempo in relazione con loro ed è normale che abbiano risposto ad una nostra interrogazione, peraltro pertinente e argomentata. Anzi, dal contenuto delle risposte potrà riscontrare un apprezzamento per il nostro interessamento alle questioni in oggetto. 

Riguardo al “confidential” è un tecnicismo che non vincola il destinatario ma rientra nei criteri di protocollazione del mittente. 

Nel merito del modello di sviluppo che Lei propone e che sostiene venga da noi boicottato con la contrarietà a molte opere, le proponiamo alcune nostre ragioni.

Sgombriamo subito il campo dal tema bob. Il Comune di Cortina d’Ampezzo non ha le risorse per sostenere un deficit annuo di 1.400.000 euro per l’attività dell’impianto e nel passato nessun Ente è intervenuto per salvare la gestione.

In termini generali, va ricordato che se Cortina è famosa ed ammirata in tutto il mondo è grazie alla straordinaria qualità della sua conformazione naturale e alla integrità del contesto ambientale, preservato nei secoli proprio da una economia agro-silvo-pastorale che oggi molti denigrano. Utilizzare il tema del contadino arretrato e poco produttivo è fuori luogo. Fa sorridere quando dalle colline delle prealpi venete arrivano i turisti delle seconde case arricchiti dal boom dell’agricoltura del prosecco a sollecitare la cementificazione quale modello di sviluppo. L’ “anima del turismo”, - come la chiama lei – riteniamo non sia il costruire un parco divertimenti sul nostro territorio (lo può fare meglio Dubai), ma preservare la bellezza e l’unicità.

Anche volendo comunque seguire le sue ragioni, ricordiamo che dal 2006 al 2021 il consumo di suolo a Cortina d’Ampezzo è stato pari a 39 ettari (+10,35%, il top in Provincia); ma ci pare di capire che non sia abbastanza e ne serva dell’altro. In zona Tofana, dal 1994 al 2023 le Regole hanno concesso terreni per gli impianti per una superficie pari a 112.011 mq, passando da 56.180 mq. a 168.191 mq. 

Analizzando le singole categorie economiche che operano a Cortina, va preso atto che la maggior parte ormai lamenta l’eccesso di turismo (over tourism). Abbiamo esaurito la capacità di assorbire la richiesta che arriva da parte dei viaggiatori. Le strutture ricettive sono saturate: anzi, hanno il problema del decadimento della qualità dell’offerta ai clienti abituali. Questa è ormai opinione corrente che però non trova spazio nel dibattito pubblico.

Il turismo di massa non serve al nostro paese, o meglio, è utile solo ad alcuni comparti economici circoscritti ma molto battaglieri; la logica dei grandi numeri viene sponsorizzata da alcuni rappresentanti di impresa che vanno in Regione a programmare con logiche industriali il futuro della nostra valle. 

Se daremo voce anche agli operatori economici (e sono tanti) che subiscono un danno da questa smania di grandi numeri e poco valore, forse uno sviluppo sostenibile assicurerà il benessere anche alle future generazioni.
 

Comitato Civico Cortina