«Per Cortina ci vogliono progetti di base e non faraonici»
    

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«Per Cortina ci vogliono progetti di base e non faraonici»

Lettere al giornale

17/01/2024

Il sistema Cortina, come è sua abitudine da molto tempo, non risolve i problemi di base che esistono in paese da decenni a cui non si vuol metter mano. È vero che per tanti mesi il paese è vuoto e le infrastrutture sono sufficienti, ma in alta stagione il sistema non regge più:

- non è possibile barattare un grande traffico e inquinamento per riempire gli alberghi, ristoranti e altre attività senza nel contempo fornire i più semplici servizi rivolti al turista, cioè parcheggi e fluidità nella viabilità;

- le attività ricettive, gli impianti di risalita e il Comune, che sono i grandi attori del turismo invernale e estivo, non fanno squadra, ognuno pensa al proprio orticello, così che la situazione è lasciata nella più completa anarchia (vedasi parcheggi in paese non sufficienti, impianti che non hanno a disposizione strutture di accoglienza sufficienti, comune assente a natale che si è limitato a fare poche multe ma non regolava i flussi di traffico...).

Se si vuole veramente che Cortina sia un grande polo attrattivo e ricettivo si deve avere la lungimiranza di investire nel proprio futuro, con strade di accesso civili, parcheggi utili alla bisogna, mezzi di trasporto alternativi funzionanti ed efficienti, controllo capillare da parte delle autorità sugli incivili.

In queste ultime feste è successo di tutto: è civile accettare parcheggi sui marciapiedi, in strade strette, fuori dagli stalli, file continue nell'anello di cortina? Non vi sono parcheggi per gli sciatori (la soluzione non è solo fare multe), il collegamento con 5 Torri non era garantito né dalla seggiovia di Pocol né da mezzi pubblici, largo Poste era un bivacco di macchine (si pensa veramente che una multa di 29 euro, scontata, sia un deterrente per chi può spendere 27.000 euro al Camineto?). È accettabile avere lunghe file di rientro nel pomeriggio tra il trampolino di Zuel e San vito di Cadore? 

Non si pensi che San Vito sia un'entità aliena, fa parte del sistema...

Andiamo per esempio in Val Pusteria dove a Versciaco, paese abbandonato fino a 30 anni fa, ora al centro di un hub sciistico con treni, parcheggi, strade e struttura di accoglienza a due piani degno di un turismo moderno e interconnesso. Ma anche a Perca. E a Madonna di Campiglio? Sono riusciti a fare una galleria che toglie il traffico di passaggio dal centro cittadino, oltre ad avere gli impianti che partono dal paese.

Perché Cortina ancora si riempie, nonostante i grandi problemi di cui soffre? Perché vi è una frattura così netta tra residenti e turisti? Questi ultimi sono tollerati perché portano guadagni, ma prima se ne vanno e meglio è ...

Gli attori turistici a Cortina devono interagire fra di loro ed offrire attività e servizi non concentrati in pochi periodi all'anno (in primis Capodanno e Ferragosto). Le attività turistiche non si possono accontentare di fare a Capodanno il 50% dei loro incassi e poi chi si è visto si è visto.

Ci vuole un polo fieristico e/o congressuale più importante, servizi di accoglienza di prim'ordine, parcheggi e non nuovi hotel, strade comode e sicure; largo Poste deve essere una nuova piazza senza macchine (ztl), uffici turistici/informazioni all'inizio del paese e non in centro dove ci si può arrivare solo dopo che si è trovato l'alloggio ...

Il modello svizzero è esportabile anche a Cortina dove i trenini portano le persone in paese, negli alberghi o agli impianti? 

Chi può, a Natale non viene, perché sa di non poter vivere, neanche sopravvivere ...


Manuel Fantini

(Foto: Bandion.it)