Una nuova vittoria è arrivata in Corte di Appello di Venezia il 28.12.2023 con la sentenza che ha dato nuovamente ragione all’Associazione Facciamo un Nido Aps (ente gestore del Centro Montessori Cortina), riconoscendo la correttezza della gestione e rigettando le tesi e le richieste economiche del Comune di Cortina d’Ampezzo.
La Corte di Appello in secondo grado ha infatti confermato e avvalorato la precedente sentenza di primo grado del Tribunale di Belluno, sancendo ciò che il direttivo dell’Associazione ha sempre sostenuto (la regolarità degli adempimenti relativamente agli obblighi vaccinali e la validità del comodato gratuito dell’immobile comunale dove l’associazione svolge la propria attività) e condannando il Comune di Cortina in modo ancor più pesante rispetto a quanto già fatto dal Tribunale di Belluno.
L’Associazione si trova così ad oggi ad essere creditrice nei confronti del Comune di Cortina d’Ampezzo di una somma di più di 500.000,00 € di contributi sospesi relativi agli aa.ss. 2018-19, 2019-20, 2021-22, 2022-23, oltre ad interessi.
È stata rigettata anche la richiesta economica del Comune che, non considerando la destinazione ad uso scolastico dell’immobile, pretendeva centinaia di migliaia di € di locazione a valore di mercato. La Corte d’Appello ha invece stabilito la validità del comodato gratuito fino ad agosto 2020 e successivamente un’indennità di occupazione di €602,76 mensili, somma congrua alla luce della natura sociale e di interesse pubblico del servizio svolto dall’Associazione.
Al Comune, inoltre, sono state addebitate tutte le spese per oltre il 70%, incluse quelle legali di entrambi i giudizi.
La vicenda ha origine nel 2018, quando l’amministrazione del sindaco Gianpietro Ghedina decide unilateralmente e immotivatamente di bloccare i contributi economici, dovuti secondo il Regolamento Comunale e pattuiti nella convenzione per gli anni 2015-2020, per presunti inadempimenti in tema di obblighi vaccinali, basandosi esclusivamente su “informali e inappropriati scambi epistolari tra il personale interessato” (rif.sentenza), pur in presenza di una documentale e diretta smentita proprio dalla stessa ULSS.
L’Associazione Facciamo un Nido si è vista costretta a tutelare le proprie ragioni tramite decreto ingiuntivo. Il Comune ha impugnato il provvedimento del Tribunale di Belluno ma il ricorso è stato rigettato in primo grado dallo stesso Tribunale che ha ribadito che l’Associazione aveva sempre agito nella piena legalità, che non si ravvisava alcuna irregolarità in tema vaccinale e che quindi tutti i contributi economici dovuti all’Associazione dovevano essere versati.
Con l’insediamento dell’amministrazione del sindaco Gianluca Lorenzi, la nuova giunta ha deciso di impugnare la sentenza di primo grado del Tribunale di Belluno, proponendo appello avanti alla Corte d’Appello di Venezia e ricorso per sfratto a tutti i 60 bambini che frequentavano l’istituto.
Grande soddisfazione viene espressa dal direttivo dell’Associazione e dai genitori: “Siamo davvero felici; anche in appello hanno confermato quello che abbiamo sempre sostenuto. Ora ci godiamo questo momento e poi vedremo come procedere, nella speranza che questo accanimento finalmente finisca. Rimane comunque la delusione di un’amministrazione che ha fatto chiudere pretestuosamente una scuola. La chiusura di una scuola è un impoverimento per l’intera comunità e non garantisce il diritto costituzionale della pluralità della scelta educativa delle famiglie. Questa giunta ha disatteso le promesse fatte e tradito i suoi cittadini”.
“Avevamo sperato che la nuova amministrazione del Sindaco Gianluca Lorenzi mantenesse le promesse fatte in campagna elettorale, di 'dare priorità … agli asili nido e alle scuole per l’infanzia' e di 'risolvere la problematica del Centro Montessori di Cortina' 'prendendo per mano l’associazione verso la soluzione'
“Abbiamo sempre sostenuto le nostre ragioni perché sapevamo di essere nel giusto; siamo un’associazione di genitori volontari che hanno lavorato tantissimo e sempre gratuitamente per dare a tutti i bambini di Cortina e non solo, una scelta didattica di alto livello e proprio per questo fa male aver subito questo ingiustificato accanimento, di cui continuiamo a non capirne le ragioni. Siamo stati accusati dal comune di irregolarità, di mala gestione, di svolgere attività lucrativa e altre spiacevoli cose… Avere l’ennesima conferma che siamo sempre stati nel giusto ci rende felici ma le cose si sarebbero potute risolvere prima e meglio come abbiamo sempre cercato di fare, evitando questo immotivato accanimento giudiziario che oltretutto costerà a tutti i cittadini di Cortina decine e decine di migliaia di Euro”.
Associazione Facciamo un Nido Aps
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