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Se le opere pubbliche e l’attività dell’Amministrazione comunale procedessero spedite come i Consigli comunali tenuti dal Sindaco Lorenzi, Cortina d’Ampezzo sarebbe Dubai.
Invece, non è così.
Nel Consiglio del 30 novembre 2023 il Sindaco Lorenzi è apparso frettoloso nella esposizione dei punti all’ordine del giorno di sua competenza, nervoso e a tratti prepotente nelle risposte ai consiglieri di minoranza.
Le spiegazioni dei documenti in discussione in Consiglio, nonché le risposte alle interrogazioni della Minoranza, sono state superficiali e prive di contenuto. Ad esempio non si è capito come si possa dichiarare in una relazione tecnica che la Seam ha maturato esperienza nella gestione degli impianti a fune, e poi in seduta affermare che comunque ci si avvarrà degli uomini della società privata ISTA.
Lorenzi non ha sentito il bisogno di spiegare (politicamente) come mai a fondo cassa il Comune abbia la bella somma di 35 milioni di euro non spesi. Si è scocciato a parlare del bilancio, perché «non possiamo però metterci a discutere perché sennò ogni volta che facciamo un bilancio discutiamo tutti i punti e stiamo qua due ore».
È durato dodici ore, l’ultimo consiglio comunale di Belluno. La seduta si è aperta alle 10 del mattino e si è chiusa dopo le 22.30, peraltro senza concludere la discussione dei punti all’ordine del giorno.
Il Consiglio comunale è un’occasione per parlare ai cittadini, per spiegare i provvedimenti e i programmi, per rendere partecipe la popolazione della vita amministrativa locale.
Nel nostro caso è un’occasione persa. Un’altra dimostrazione di come questa amministrazione, nonostante i grossi proclami elettorali sulla comunicazione e sulla trasparenza, sia sempre più lontana dai suoi cittadini ed elettori.