SCI DI FONDO A CORTINA. QUALE FUTURO?
    

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SCI DI FONDO A CORTINA. QUALE FUTURO?

Lettere al giornale

06/11/2023

Lo sci di fondo a Cortina a livello amatoriale vede la sua comparsa nel dicembre del 1971 quando io stesso ebbi l'idea di promuovere questo sport a livello turistico. 

La prima pista chiamata "Pomagagnon" partiva da casa mia in loc. Alverà e si snodava lungo i prati che attraversano Guargné, Chiave, Codivilla e poi lungo il tracciato dell'ex-ferrovia per giungere fino a Fiames; qui nel 1974 presso la Fabbrica di sci Morotto nacque la prima Scuola di Sci di Fondo di Cortina d'Ampezzo. 

Lo sport riscontrò subito un grande successo e contribuì a far divenire la zona di Fiames un polo sportivo di prim'ordine grazie alle piste tracciate nella zona e adatte all'apprendimento della disciplina. 

Tanto per dare un'idea, nell'inverno 1987-88 si eseguirono ben 3.300 ore di lezione e 17 gare amatoriali tra le tante categorie di sciatori: dai corsi dei bambini ai raduni di categorie professionali come giornalisti, avvocati, medici, ecc. che trovavano nello sci di fondo un piacevole momento per coronare la settimana di lavoro trascorsa a Cortina. 

Purtroppo, in questi ultimi giorni è trapelata dal Comune la notizia che le piste turistiche di fondo in località Fiames non saranno praticabili, non per mancanza di neve, ma perché le Autorità competenti che dovrebbero autorizzare la loro "apertura" sostengono che non hanno i requisiti richiesti dalla normativa. Quali? 

Ora la mia domanda è questa: la morfologia della valle non è cambiata e nemmeno i tracciati. Perché quanto si è potuto praticare per ben 52 anni consecutivi senza incidente alcuno, tutto ad un tratto viene vietato?

Tutti coloro che lavorano nel settore, maestri di sci, noleggiatori, attività che vendono l'attrezzatura sportiva hanno diritto di avere risposte chiare e capire quale sarà il loro futuro ed anche la garanzia che saranno presi tutti i provvedimenti necessari per risolvere questa situazione ed evitare che i turisti che ogni anno vengono a Cortina d'Ampezzo per praticare questo meraviglioso sport nella nostra impagabile natura non debbano trasferirsi altrove. 


Sergio Maioni