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Ormai la questione della pista da bob a Cortina d’Ampezzo sta assumendo toni grotteschi, non passa giorno che non ci sia un comunicato stampa o una dichiarazione al riguardo: si va a Cesana o no, meglio a Pechino, ci vogliono altri 50 o 60 milioni per quella di Cortina ma andare a Innsbruck per 12.7 milioni sembra troppo costoso, un rimpallo di responsabilità tra tecnici e politici e un’incapacità di prendere una decisione che rasenta il ridicolo.
Anche la nostra Amministrazione non si sottrae a questo teatrino e sforna comunicati contraddittori e pieni solo di slogan e auspici: una volta si dichiara preoccupata per i costi che graveranno sul bilancio comunale e la volta dopo pronta ad assumersi l’onere della gestione.
L’ultima nota stampa già dal titolo denota la scarsa immaginazione e spirito di iniziativa della nostra Amministrazione: si intitola “Ultima chiamata”, proprio come la manifestazione da noi organizzata lo scorso 24 settembre dove centinaia di persone si sono radunate per dire NO alla pista da bob!
In questa nota l’Amministrazione ribadisce la piena fiducia nell’operato del Commissario di Governo Luigi Valerio Sant’Andrea e di aver la copertura economica per la gestione dell’impianto nelle opere previste nella legacy.
Ma se ha tutte queste certezze perché non ha risposto puntualmente alle domande poste con la nostra interrogazione nell’ultimo consiglio comunale? Quando abbiamo chiesto al Sindaco se è pronto a sottoscrivere il piano economico dove sono previste entrate derivanti da 7000 discese di taxi bob ? E quali sono queste opere che dovrebbero fornire i finanziamenti per la pista da bob? Un impianto ancora da costruire lungo una frana in movimento?
Il Consiglio Comunale era la sede giusta per rispondere con i fatti, invece la risposta all’interrogazione è stata come al solito una serie di frasi fatte e slogan a sostegno della pista.
Forse il Sindaco ha avuto paura di mettere nero su bianco, in una delibera di Consiglio, l’impegno verso un’opera che, se verrà realizzata, costituirà un onere enorme per le generazione future, e preferisce fare proclami sui giornali , tanto quelli si possono sempre smentire o dare la colpa ai giornalisti per aver frainteso.
E’ ora di mettere la parola FINE a questa commedia e andare oltre.
Roberta de Zanna
CORTINA BENE COMUNE