Dopo quasi 600 giorni dall’invasione russa, non si intravedono da parte dei governi europei, di Bruxelles,
Londra, Washington, della Nato e Mosca iniziative concrete per arrivare ad un cessate il fuoco e all’apertura
di serie trattative: sono ignorati tutti gli appelli per la pace, da quelli di papa Francesco a quelli di importanti
personalità o Stati che promuovono piani di mediazione.
Non si può rimanere indifferenti al massacro quotidiano di civili e soldati (più di 500.00 da ambo le parti), alla
distruzione di famiglie, di case e città, alle condizioni di vita in primo luogo degli ucraini, ma più in generale di
tutte le popolazioni soggette agli effetti sociali ed economici di questa guerra, alle gravi conseguenze della
guerra sull’ambiente e sul clima, al pericolo di una escalation nucleare del conflitto, alla repressione delle
forme di dissenso e obiezione di coscienza, all’incremento della produzione e del commercio di armi
avvallato dal Parlamento europeo anche con fondi del PNNR, allo spreco di ingenti risorse che potrebbero
essere indirizzate per la scuola, la sanità e servizi, e per il contrasto ai cambiamenti climatici, questione
vitale per l’umanità.
Per questo si terrà il 15 ottobre “LA PIAVE PER LA PACE”, una giornata di mobilitazione che coinvolge in
contemporanea le province di Belluno, Treviso e Venezia con percorsi lungo alcuni tratti del territorio dove la
Piave nasce, scorre e sfocia sul mare.
Lo scopo è chiedere al Governo italiano e alle Istituzioni europee di agire per favorire il cessate il fuoco e
l’apertura di trattative per la pace, rispondendo all’appello per la pace lanciato lo scorso giugno a Vienna dal
Vertice Internazionale dei Popoli per la Pace in Ucraina.
Nella nostra provincia l’iniziativa è organizzata dal Coordinamento Provinciale Pace e Disarmo, con
l’adesione di Acli, Amici delle scuole in Rete, Associazione Gruppi “Insieme si Può” Onlus-ONG, Auser “Il filo
arcobaleno”, Cittadini per La memoria del Vajont, Comitato noi 9 ottobre, Emergency, Fiab, Samarcanda
cooperativa sociale e SPI Cgil. Hanno aderito anche i comuni di Longarone, Ponte nelle Alpi e Soverzene.
Sono previsti tre percorsi, a scelta tra un giro in bicicletta oppure due a piedi.
Il giro in bicicletta partirà alle 9.30 da Villa Montalban e, passando per Polpet, salirà agli impianti sportivi di
Soverzene per concludersi al parco adiacente la scuola “Pietro Gonzaga”, a Longarone, per circa 17 km.
Chi volesse invece fare la camminata, potrà scegliere tra due percorsi: un primo gruppo dalle 9.45 farà i 4
km della ciclabile che parte dagli impianti sportivi di Soverzene per poi raggiungere il parco della scuola
Gonzaga in auto, mentre il secondo gruppo dalle 10.30 percorrerà 5.5 km dalla fine della ciclabile
direttamente al parco della scuola.
Ciclisti e camminatori si riuniranno infine a piazza Tasso a Longarone dove, dalle 12 alle 13, si alterneranno
appelli, interventi, animazioni e canti per chiedere la cessazione delle ostilità e la ricerca di un percorso
negoziale.
È previsto anche un collegamento in diretta con le analoghe manifestazioni di Treviso e Venezia.
A seguito si scenderà nel parco della scuola Gonzaga per il pranzo al sacco e animazione fino alle 15.
Tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook PaceDisarmoBL .
Per partecipare occorre prenotarsi entro il 14 ottobre, specificando quale percorso si vuole fare, all’indirizzo
pacedisarmobelluno@gmail.com o ai seguenti numeri telefonici: 380 3730946 e 333 5341958.
Coordinamento provinciale Pace & Disarmo